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From: Jacopo Feliciani <jacopo.feliciani_at_tin.it>
Date: Tue, 12 Jun 2001 11:05:48 GMT

Da vero profano volevo sottoporre queste mie divagazioni ad un esperto:
1) Esiste davvero il tempo? C'� una dimostrazione scientifica? O � solamente
una costruzione dell'intelletto (se facciamo la considerazione che il tempo
equivale a contare in un diagramma spazio-tempo metteremmo in relazione un
oggetto su uno spazio cartesiano tridimensionale con una sequenza di numeri
reali crescenti. Che senso ha? Quello che noi chiamiamo tempo potrebbe
essere un mero conteggio. La rappresentazione grafica di oggetti in
posizioni diverse. Poniamo che il tempo non esista. Solo quello che si
riesce a vedere o percepire nel mondo esiste, gli oggetti e le energie si
evolvono (cambiano posizione spaziale, crescono, si riducono) secondo le
interazioni con gli altri-e, per� che senso ha parlare di tempo? Potremmo
essere inseriti in un istante puntuale di tempo mettiamo la fotografia
dell'universo in un istante (se cos� siamo abituati a ragionare, io conto
uno e l'universo ha un altra disposizione che dipende per� dalla precedente;
la terra si sar� spostata di un metro, non di 800.000.000 Km rispetto al
sole ad esempio. ). Mettiamo di essere in tranquillit� per noi stessi a
ragionare, fermi seduti in un prato, senza rumori, sembra che il tempo non
passi! Che siamo sempre in uno stesso istante, anche se siamo consapevoli di
invecchiare. L'invecchiamento � l'effetto delle interrelazioni che abbiamo
con il mondo esterno: l'ossigeno, e tutti gli oggetti e le energie. Dunque
il tempo potrebbe essere solo un'astrazione. Tempo= durata dei fenomeni
misurata in secondi.? Ma per me puro spirito, a cosa interessa il tempo? Mi
interessa solo per preservare il corpo che in questo universo � soggetto a
pericoli oltre che a piaceri. Quando lo spirito si rende conto che � rimasto
solo con i pericoli e i dolori e con quei pochi residui del monotono
piacere, lascia il suo corpo. E dove va?
2) quando si parla di materia oscura, e dell'effetto che questa esercita su
quella visibile, allora io dico: nella scoperta che le stelle o corpi pi�
esterne di una galassia hanno delle velocit� superiori a quelle che
scaturiscono dai calcoli gravitazionali, � stata considerata la possibilit�
che essendo una fotografia di un era diversa, le immagini potrebbero essere
distorte dalle nuove od altre posizioni della galassia stessa o di altre
galassie, inoltre si potrebbe pure affermare che essendo esaurita la forza
gravitazionale, i corpi pi� lontani ne risentano per ultimi della cessazione
della gravit�.

Vogliate scusare la mia delirante intromissione, ma senza alcune pretese, le
discussioni possono essere utili alla scienza, e comunque chi volesse
replicare potrebbe illuminare la mia ignoranza in materia!
Grazie per l'attenzione.
Received on Tue Jun 12 2001 - 13:05:48 CEST

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