Salve,
vorrei a mia volta, da dilettante, chiedere agli esperti (pregando i sigg.
professori di non bacchettarmi troppo... questo
e' un gruppo di stimolante discussione, non un esame universitario), porre
il seguente quesito, a proposito dell'ipotesi
di quantizzazione del tempo...
Per il principio di indeterminazione di Heisenberg, in un sistema di
riferimento in cui la massa m di una particella
appare a riposo, con energia totale mc^2, il Dt deve essere maggiore di h /
(mc^2).
Ma questo allora, correggetemi se sbaglio, non equivarrebbe a dire che, per
il 'tempo proprio' di quella
particella, quel Dt e' un limite inferiore, in un certo senso un 'quanto di
tempo proprio' della 'massa a riposo',
ovviamente in senso relativo e non assoluto?
Per esempio, per l'elettrone sarebbe il tempo-luce necessario ad un fotone a
percorrere la lunghezza d'onda
Compton, per un protone verrebbe il tempo per percorrere circa un Fermi.
La mia domanda allora e':
e' lecito parlare di 'tempo quantizzato' proprio delle singole particelle
dotate di massa?
Cordiali saluti,
Attilio
Paolo Giglioli <paologiglioli_at_libero.it> wrote in message
news:3B139CC1.9BFEF1DC_at_libero.it...
> il tempo � quantizzato?
>
> P.
Received on Mon Jun 04 2001 - 14:22:32 CEST
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