Re: tempo

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: Tue, 05 Jun 2001 15:23:16 +0200

Attilio Alaimo wrote:

> Per il principio di indeterminazione di Heisenberg, in un sistema di
> riferimento in cui la massa m di una particella
> appare a riposo, con energia totale mc^2, il Dt deve essere maggiore di
h /
> (mc^2).

Ciao, premetto che il principio di H. nella forma energia-tempo e`
quello con uno status mal definito, proprio perche` NON e` dimostrabile
come teorema come per l'analogo principio posizione-impulso, una volta
che
hai fondato la MQ. (Si, a chi non e` pratico sembrera` strano ma
il *principo* di indeterminazione di Heisenberg, almeno per cio` che
riguarda posizione e impulso e` un TEOREMA della meccanica quantistica).
Il motivo di tale impossibilita` e` proprio l`assenza dell`operatore
tempo
come dicevo l`altra volta.
Preciso ancora meglio per quanto possibile. La MQ non e` un`accozzaglia
di
proposizioni semiempiriche, ma e` una teoria con una formulazione
piuttosto
chiara, sia dal punto di vista fisico che matematico. La formulazione
dei
postulati si muove ad un livello sottostante al livello in cui si situa
il
"principio" di indeterminazione nella formulazione "divulgativa".
Per tale motivo il "principio" deve essere dimostrato come teorema.
(Eccetto quando viene usato in modo euristico per sviluppare la teoria,
vedi sotto).
Per la formulazione posizione impulso non ci sono problemi come dicevo.
Il caso energia tempo, invece puo` essere formulato cone teorema in vari
contesti e con significato diverso del DE e DT che compaiono in esso
(per esempio parlando di tempi di decadimento di stati instabili).

L`approccio che vorresti seguire e` nobilissimo nella
tradizione fisica:
e` modo di usare il pricipio di H. in termini euristici al fine di
scoprire, se c`e', della fisica nuova. Tu ti stai chiedendo se
non si possa interpretare il DT del principo di H. come qualche
intervallo di tempo proprio. Pero` non mi e` chiaro cosa te ne fai
di tale intervallo minimo.

Voglio dire, per la formulazione posizione impulso, le cose sono
chiare: prendi un sistema di N (grandissimo) particelle, tutte
preparate nello stesso stato che ammette una dispersione posizione
nell`intervallo Dx. Se fai una misura di impulso di ciascuna di queste
particelle, otterrai un risultato diverso per ciascuna particella
(malgrado lo stato sia lo stesso) e con una dispersione Dp
dei risultati delle misure degli impulsi che e' sicuramente
maggiore di h/(2Dx) (con i vari 2 pigrechi).
(il tutto ammettendo di avere strumenti con sensibilita`
sufficientemente piccola, altrimenti non ti accorgi di nulla perche`
la sensibilita`dello strumento e` troppo rozza e copre tutto).

Nel tuo caso: cosa dovresti vedere e come?

Ciao, Valter
Received on Tue Jun 05 2001 - 15:23:16 CEST

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