Piercarlo Boletti wrote:
>
> ernesto <ernesto.alto_at_libero.it> wrote:
>
> > Ricordo anch'io quella conferenza! E mi stupii assai perch� quello
> > che stava facendo feynman era esattamente quello he ogni giorno viene
> > mostrato ai visitatori (ragazzi sopratutto) dell'Exploratorium di san
> > Francisco!
> > E mi parve assurdo he quelli della NASA non ne avessero tenuto conto.
> >
> > Ernesto
>
> Quelli della NASA lo sapevano benissimo (ed erano stati ripetutamente
> avvertiti dalla casa costruttrice dei booster che in condizioni di bassa
> temperatura c'era il forte rischio che le guarnizioni non avrebbero retto).
Nel libro " Surely You're Joking, Mr. Feynman " tradotto anche in italiano
vi e' un intera parte dedicata all' incidente dello space shuttle, in questi
capitoli viene descritto in dettaglio il coinvolgimento di Feynman nella
commissione, le sue personali indagini all' interno della NASA ed alla fine
vi e' anche la sua relazione finale compresi i pezzi che gli sono stati
censurati nella versione ufficiale. Quello che Feynman diceva era molto grave.
Feynman aveva scoperto che tra i vari team che lavoravano intorno al progetto
space shuttle vi era completa assenza di comunicazione. Non mi sorprende quindi
che gli avvertimenti della casa costruttrice erano semplicemente rimasti
all' interno del gruppo che si occupava dei propulsori e non erano passati anche
agli altri team quali ad esempio gli addetti al lancio. Feynman scopri' anche
che questa mancanza di comunicazione non era accidentale ma generalizzata tra
tutti i team e che sarebbe potuto succedere qualunque incidente per qualsiasi
motivo, non necessariamente per la cattiva tenuta delle guarnizioni.
> Ma non ne tennero conto per il semplice fatto che, nei passati
> lanci avvenuti in condizioni analoghe, la cosa non aveva dato origine a
> inconvenienti gravi
Non e' vero. Durante il lancio la temperatura era piu' bassa rispetto ai
lanci precedenti, non molto ma certamente di alcuni gradi piu' bassa.
( Il lancio avvenne alla fine di gennaio, in pieno inverno ). Ricordo
che in una indiscrezione giornalistica si affermava che il controllore del
lancio ebbe un fugace ripensamento e stava per rinviare il lancio ma ...
quel lancio era speciale, non era un lancio di routine, su quella navicella
il "Challenger" per la prima volta c'era un civile ( una insegnante ) e
tutti i mass media erano concentrati sull' avvenimento. Un eventuale ritardo
sarebbe apparso come una inefficienza e le pressioni, non solo psicologiche,
che si riversarono sul direttore di lancio furono notevolissime.
> Fu una brutta sveglia per quelli della NASA ma se l'erano cercata.
Questo Feynman lo dice chiaro e tondo nel suo libro. Quello che successe dopo
fu un gran casino, ricordo che imposero alla NASA di costruire sullo shuttle
un portello di salvataggio (assolutamente inutile nel 99% dei casi) ed altre
amenita' che nessuna persona di buon senso avrebbe mai proposto. Inutili
discussioni e polemiche, insomma sembrava quasi ... di stare in Italia ;-)
> E non fu certo un merito da poco se si pensa che era gi� affetto da un grave
> tumore che lo avrebbe portato alla morte di l� a un paio d'anni.
L' opinione pubblica voleva nella commissione d' inchiesta una persona aldisopra
di ogni sospetto, competente ma anche lontano dagli ambienti militari. All'
inizio i militari non volevano Feynman nella commissione, conoscendo il suo
carattere e la sua indisponibilita' nello scendere a compromessi, ma poi si
tranquillizzarono pensando che una persona gravemente malata non avrebbe potuto
dare molto fastidio. Sbagliarono nel sottovalutare l' energia, l' intelligenza
ma sopratutto la capacita' di dialogare di Feynman, cose che gli permisero di
capire quello che era successo semplicemente chiedendo ai tecnici tutte le
informazioni utili per risalire alla vera causa dell' incidente.
Aniello Saggese
--
Aniello Saggese Physics Department University of Salerno
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Received on Tue Jun 05 2001 - 17:19:19 CEST