Alessandro Pecci wrote:
> Mi ricordo invece una tonnellata di articoli di tipo
> statistico in cui si riportava come in prossimit� di campi elettromagnetici
> ti alcune frequenze ed intensit� si fossero registrati aumenti anche
> significativi della probabilit� di beccarsi un tumore, specialmente nei
> bambini...
La statistica, specialmente quando hai a che fare con decine di
studi ciascuno dei quali valuta centinaia di ipotesi, va esaminata
con attenzione. Se tu consideri significativo (come si fa di solito)
un risultato con livello di confidenza di P=0.02, per DEFINIZIONE
ne troverai uno ogni 50 ipotesi esaminate. Per inciso, ne troverai
anche altrettanti in cui avrai una significativa DIMINUZIONE del
tumore in esame. Per fare un esempio illuminante, il famopso studio
di Feychting e Ahlbom sui bambini svedesi trova un raddoppio delle
leucemie infantili per gli esposti a piu' di 0,2 microtesla, ma
un numero di tumori totali invariato. Siccome le leucemie sono
1/3 dei tumori totali, se raddoppio quelle devo dimezzare tutti
gli altri.
Se si tiene presente questo, guardando tutti gli studi disponibili
e non uno solo, si trova che per praticamente tutti i tumori
studiati non ci sono differenze tra chi abita vicino ad una
linea dell'alta tensione e chi no. L'unica eccezione e' costituita
dalle leucemie infantili. Pero' anche per queste il numero totale
di casi prevedibili in Italia si e' ridotto di molto (circa di un
fattore 10) con l'aumentare della sensibilita' degli studi. Il
massimo numero compatibile con gli studi piu' recenti e' di circa
2 casi l'anno.
> Dimostrati anche dal punto di vista scientifico sono invece tutta una serie
> di effetti non cancerogeni che riguardano il sistema nervoso (innalzamento
> della temperatura, mal di testa, insonnia, etc etc).
Occorre anche qui fare un po' di attenzione. Aumenti di temperatura si
verificano per esposizione ad onde radio, non a campi a bassa
frequenza
(almeno, non prima di friggerti per le correnti indotte). Ai livelli
di esposizione consentiti dalle norme internazionali (3-5 W/m2) il
riscaldamento non esiste. I telefonini (soprattutto i vecchi TACS,
i GSM molto meno) possono provocare un riscaldamento dei tessuti
superficiali della testa (incluso un cm di cervello) di anche un
decimo di grado.
Altri effetti di tipo neurologico non sono dimostrati, e risulta
molto difficle farlo. E' ad esempio comprensibilissimo, nel clima
allarmistico attuale, che uno che viva vicino ad un traliccio soffra
di insonnia.
Inoltre una fetta considerevole di popolazione soffre
naturalmente di questi disturbi,
spesso in modo intermittente, e l'eventualita' che ti cominci un
periodo di insonnia in corrispondenza dell'andare ad abitare sotto
un ripetitore e' alta anche per semplice caso.
> ciao e spero che parta una bella discussione a riguardo!
Ci puoi contare.
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
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Received on Tue May 08 2001 - 16:21:01 CEST