"Aanselm" <aanselmb_at_gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:i62iac$2ak$1_at_news.eternal-september.org...
> dumbo:
>
>> L' autore non ha capito la conservazione dell'energia,
>> confonde il fatto (dimostrato) dell'evoluzione con la teoria
>> dell' evoluzione, perfettibile come qualunque teoria;
> [...]
> A parte la difficolta' di ragionare sulle citazioni del pensiero altrui,
> a me pare, leggendo l'articolo, che Severino intenda criticare proprio il
> "dimostrato" oltre che la perfettibilita' di una teoria.
beh se intende innescare la vecchia solfa della " scienza
che non d� certezze " non credo trover� molti scienziati
dalla sua parte...
> Infatti mette in evidenza la contraddizione di Dawkins
> che vuole fornire prove incontrovertibili e si riferisce
> anche alla dimostrabilita' matematica che pero' non e',
> come e' noto, una conoscenza incontrovertibile
> ma ipotetica.
scusa, come fa a dirlo?
> La critica severiniana si rivolge contro l'ipoteticita' di principio
> delle teorie che hanno abbandonato, a suo dire, il vero terreno
> dell'incontrovertibilita'.
cio�, dice che le teorie moderne hanno la colpa di aver abbandonato
il terreno dell'incontrovertibilit�? In che senso? nessuna teoria
pretende di essere incontrovertibile, per la semplice ragione che ci�
non � possibile, non lo � mai stato e non lo sar� mai.
Questo secondo me � anche un motivo per essere estremamente scettici
sulla possibilit� della famosa " teoria finale " che qualche fisico cerca.
> E si riferisce alla nota proprieta' che hanno i fatti sperimentali
> nel non poter essere incontrovertibili,
confonde i fatti con le misure: queste ultime hanno sempre
(sempre? anche qui ci sarebbe da discutere) un certo margine
di incertezza ma i fatti sono fatti e non si discutono.
La terra non � piatta, il sole � caldo, il cuore pompa il sangue.
Non si discute su questo...
> l'esempio di Russell, battuta di spirito o meno che sia,
> e' proprio un cenno di tale critica.
dice Russell: c'� la possibilit� che il mondo sia
nato stamattina e sia fatto in modo da sembrare
vecchissimo; c'� la possibilit� che siamo nati un
secondo fa con tutti i nostri ricordi prefabbricati...
gi� e aggiungo io c'� anche la possibilit� che i
computer che abbiamo davanti siano extraterrestri
che ci spiano, che i gatti volino ma solo quando
nessuno li guarda,... E' tutto logicamente inattaccabile,
per� � patologico prendere sul serio queste fantasie.
> Secondo Severino, il pensiero occidentale,
> compresa la tecnica e la scienza sperimentale,
> continua a pensare che l'essere si annienti,
> ad esempio, nell'annichilazione tra elettrone e
> positrone si ha un fotone ma le particelle iniziali
> sono annullate e trasformate in qualcosa di diverso.
ma l'annullamento e la trasformazione non sono cose diverse?
> Un pezzo di carta che brucia, in quanto pezzo di carta, si annienta
> e si trasforma in cenere e prodotti di combustione.
secondo me, se si trasforma non si annienta, se si annienta
non si trasforma. Sbaglio?
> L'essere foglio-di-carta e' diventato cenere.
calma, se parla di "'essere foglio-di-carta" e non semplicemente
di carta, dovrebbe per coerenza parlare di "essere cenere", e non
semplicemente di cenere. Quindi si dovrebbe dire: " l'essere foglio-
di-carta � diventato essere cenere " , e allora come vedi l' essere
rimane.
> Questo modo di interpretare i fenomeni e' criticato da Severino
> perche', a suo dire, viola il principio di non contraddizione che
> incontrovertibilmente stabilisce che un essere in quanto e' non
> puo' mai diventare nulla e trasformarsi in altro.
Secondo me, in trecento anni di storia della scienza mai un solo
scienziato ha pensato che la scienza violi il principio di non
contraddizione.
> Come lui interpreti il cambiamento che effettivamente
> si osserva e' abbastanza complesso perche' propone una
> nuova struttura originaria categoriale in base alla quale
> ogni essere, pur essendo eterno,
ma cosa intende per eterno? Al di fuori dal tempo?
Oppure nel tempo ma senza inizio e senza fine?
> entra ed esce dal cerchio dell'apparire. Detto in modo
> semplice ma impreciso, la realta' che osserviamo e' come
> se fosse la proiezione di una pellicola in cui tutti gli esseri
> in essa rappresentati sono congelati per l'eternita' e noi
> vediamo solo l'apparire e lo scomparire dell'eternita'.
non � originale ! Senti qui:
" ecco un ritratto di un uomo a otto anni, un altro a
quindici, un altro a diciassette, un altro a ventitr� e cos�
via; tutte queste sono evidentemente sezioni o rappresentazioni
tridimensionali del suo essere quadridimensionale, che � un
oggetto fisso e inalterabile " (H.G. Wells, la macchina del tempo).
" il divenire nello spazio e nel tempo � l' essere nello spaziotempo"
(Weyl? Minkowski? non ricordo).
O forse intende un'altra cosa?
> Con questa interpretazione noi attestiamo, tramite l'esperienza,
> che l'elettrone e il positrone si *sottraggono* alla vista
> e al loro posto subentra un fotone.
" al loro posto subentra..." fa pensare che l'elettrone e il positone
esistano ancora da qualche parte, in un regno invisibile.
Il bambino che eri e che ha ceduto il posto all'adulto che sei ora
dov'� andato ? E' forse anche lui nello stesso regno invisibile?
A me pi� che filosofia sembra poesia, bella senza dubbio ma di
scarsa utilit� se vogliamo capire il reale.
Aggiungo che molti anni fa l' annichilazione elettrone-positone
era "spiegata" in un modo simile, mi riferisco alla vecchia teoria
dei buchi, oggi abbandonata. Sarebbe forse piaciuta a Severino,
ma era falsa.
> Noi vediamo che il foglio-di-carta, mano mano che brucia,
> scompare e lascia il posto alla cenere. Proprio come se,
> in ogni istante, ci fosse un fotogramma che rappresenti questi enti eterni
> (la metafora e' dello stesso Severino, anche se probabilmente non l'ho
> decritta per bene, ma in rete si trovano descrizioni piu' soddisfacenti).
> Quanto sia consistente una tale argomentazione e' ancora materia di
> studio.
ammettiamo pure, senza concederlo, che sia consistente:
ma la consistenza non implica la verit�.
Ciao,
Corrado
Received on Fri Sep 10 2010 - 01:45:31 CEST
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