Massimo S. ha scritto:
> Mi scusi ma quello che dice mi da malignar.. pensare che siccome sia la
> velocita' di gruppo che quella di fase non rispettavano il principio per
> cui nulla puo' andare piu' veloce di C, e' stata introdotta ad hoc una
> nuova velocita' che non si riesce nemmeno a definire!?
>
> Quindi tutta la fisica moderna (relativita' ristretta e generale,
> meccanica quantistica, teoria delle stringhe ecc.) che si basano sul
> limite di velocita' di C, sono fondate su qualcosa per cui non esiste una
> definizione precisa e che neanche un astrofisico come Lei e' in grado di
> capire cosa sia !?
Ecco come siete! Se uno si mostra sicuro di se', lo accusate di essere
dogmatico, ecc. Se invece mostra che ci sono problemi aperti e cose che
non ha capito, allora tutto e' fondato sulla sabbia, non si puo' credere
a niente...
Chiusa la parentesi polemica, torniamo a noi.
Prima di tutto bisognerebbe aver chiaro l'enuciato del "principio" che
dici (e che, tra parentesi, non fa parte della relativita'...).
L'argomentazione e' di questo tipo: assumiamo il principio di
causalita', secondo il quale l'effetto non puo' precedere la causa.
Allora la relativita' ci mostra che se la separazione temporale tra
effetto e causa fosse minore della loro separazione spaziale divisa per
c (in un certo rif. inerziale),
basterebbe cambiare riferimento per violare il pr. di causalita'.
Dunque non deve essere possibile l'ipotesi, ossia l'intervallo tra causa
ed effetto deve essere di tipo tempo o al piu' di tipo luce (Delta x <=
c * Delta t).
Se assumiamo che l'interazione fra causa ed effetto sia mediata da
qualcosa che viaggia a una certa velocita', ne segue che questa
velocita' non puo' superare c.
Non so se hai seguito il discorso in tutti i risvolti: spero ti sia
almeno chiaro che non e' roba da tagliare con l'accetta.
A questo punto si passa alle onde. E' noto (e probabilmente era noto da
prima della relativita') che si possono avere onde con vel. di fase > c.
Ho asserito in un post precedente che anche la vel. di gruppo puo'
essere > c in condizioni particolari, ma mai per un'onda che si propaga
nel vuoto.
Gia' questo deve mettere in sospetto: se l'onda non si propaga nel
vuoto, ma c'e' l'intervento di un mezzo, quale sara' l'esatta relazione
causa-effetto?
Chi e' la causa? Quale e' l'effetto? Non abbiamo piu' due soli agenti,
causa la presenza del mezzo.
Comunque qualcuno ha pensato di risolvere il problema osservando che non
e' la vel. di fase che conta (e questo e' ovvio) ma neanche quella di
gruppo (e questo a me e' meno ovvio: ripeto, a me). E' stata quindi
introdotta l'idea della "vel. di segnale", che sarebbe appunto quella
dell'interazione causale. Questa dovrebbe per forza essere <= c.
Che io non sappia dire di piu' potrebbe non avere nessun significato:
cosi' come gli scienziati non sono oracoli, non sono neppure
onniscienti. Puo' darsi quindi che sia solo mia ignoranza (anche se io
sono un po' presuntuoso, per cui sarei quasi tentato di dire... ;-) ).
Ad ogni modo la tua affermazione finale:
> Quindi tutta la fisica moderna (relativita' ristretta e generale,
> meccanica quantistica, teoria delle stringhe ecc.) che si basano sul
> limite di velocita' di C ...
non e' corretta. In che senso sarebbero "basate su"?
Per la relativita' ti ho gia' detto, e il discorso vale per il resto.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Mon Feb 12 2001 - 09:57:48 CET