Alessandro Tarulli ha scritto:
> Ho letto quanto avete avuto da dire su Zichichi ma non mi trovo a
> condividere quanto voi state affermando
No comment. Se a te Z. piace, tientelo pure stretto :)
Il tuo post e' parecchio lungo, per cui mi limita a estrapolare qualche
frase e a commentarla, anche se questo metodo a qualcuno da' fastidio...
> Io ho letto il libro di Zichichi "Perche' io credo a colui..." e l'ho
> trovato molto interessante.
Io invece non ho mailetto libri di Z. ne' mai li leggero'.
Mi e' bastato sentirla parlare qualche volte, o leggere suoi articoli su
giornali vari. Non intendo far guadagnare lui e l'editore a mie spese.
> Inoltre il libro era destinato a una popolazione di persone qualsiasi e non
> direttamente a perscone di scienza. E' naturale che l'autore abbia cercato
> espressioni magari forse un po' equivoche per queste ultime persone ma che
> per gente normale che leggeva il libro, potevano sintetizzare un punto di
> vista.
Vedi, qui la cosa piu' preoccupante e' che tu ti dichiari studente di
fisica, e non sei capace, legendo Z., di cogliere non solo la sequela di
strafalcioni che mette insieme, ma la profonda erronieta' di tutto
quanto dice in materia di scienza. E la necessita' divulgativa non
c'entra nulla, anzi e' un'aggravante.
> Lo scopo di Zichichi secondo me non e' quello di convincere gli scienziati
> a credere in Dio, quanto quello di cercare di avvicinare la popolazione alla
> scienza attraverso la religione.
Secondo me invece lo scopo e' ancora un altro: dimostrare che la scienza
puo' portare argomenti a favore della fede.
> Percui io sostengo che c'� bisogno di divulgazione scientifca da parte
> degli uomini di scienza. Gli scienziati hanno secondo me il DOVERE di
> divulgare quanto hanno imparato. E questo sta facendo Zichichi. Sta cercando
> di parlare al popolo di scienza, nel suo modo, attraverso dei libri che
> tutti possano leggere e attraverso la televisione che e' un potente mezzo di
> comunicazione. E questo e' lodevole.
No, mio caro: quello che Z. fa e' presentare una caricatura di scienza.
Tutt'altro che una sana divulgazione. Probabilmente e' il modo come lui
la capisce, ma cio' non m'interessa.
In realta' racconta un monte di frottole a un pubblico credulone, e cio'
e' riprovevole.
> La religione a cui si affida potrebbe esser un espediente accattivante nei
> confronti di gente semplice che non ha studiato ma che ha sempre creduto che
> la scienza vada contro a principi e concetti antichi e solidi, come il mito
> della creazione, dell'evoluzione della morte e della nascita...
Mentre invece...
Ma non avevi detto di essere ateo?
Non hai le idee un po' confuse? O forse Z. ti sta convertendo, cosa di
cui sarebbe felice, se lo sapesse...
> Bisogna far cessare queste credenze, facendo capire alla gente, che cosa e'
> veramente la scienza. Questo compito spetta come ho gia detto agli uomini di
> scienza.
Gia': che cosa e' *veramente* la scienza? Tu lo sai?
Arrivato in fondo al mio breve commento, mi domando: ma tutto questo che
cosa ha a che fare con la fisica? Forse niente.
Ma quello che hai scritto tu, ci aveva forse a che fare? Hai forse
portato qualche argomento al quale si potesse replicare su base
scientifica?
Ci hai fatto solo sapere che Z. ti piace, e che forse ti ha anche
convinto.
Me ne dispiace per te. Non per il fatto che sia male in se' abbracciare
idee come quelle di Z.; ma per il fatto che da uno studente di fisica
vorrei aspettarmi una maggiore solidita' critica.
Ma evidentemente m'illudo...
--
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Mon Feb 12 2001 - 09:59:46 CET