Analizzando uno spettro di corpo nero con il metodo classico, pi� diminuisce
la lunghezza d'onda e maggiore deve essere il contributo in energia, nel
1800 venne addirittura chiamata la catastrofe ultravioletta.
Solo con Planck introducendo i quanti venne risolto il problema.
Qual'� il ragionamento classico per cui l'energia contenuta dentro la
materia avrebbe dovuto essere sempre pi� probabile alle frequenze alte ?
La temperatura � una misura dell'energia cinetica degli atomi.
Quindi gli l'atomi oscilleranno nella loro posizione intorno ad una
frequenza ben precisa.
Essendo moti caotici si avranno oscillazioni pi� veloci come pi� lenti
secondo una distribuzione di probabilit� intorno ad un valore medio.
Pertanto non vedo come nel metodo classico, la relazione minore lunghezza
d'onda porti ad una probabilit� di emissione maggiore.
Qualcuno mi pu� spiegare il metodo adottato nel '800 ?
Grazie per l'eventuale risposta.
Leonardo
Received on Sun Feb 11 2001 - 07:07:10 CET
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