Justinian wrote:
>Ho letto questo link.
>Fabri conclude che il paradosso viene risolto dalla R.R. usando il
>concetto
>di "tempo proprio". Questa soluzione mi sembra parziale.
>Infatti se mi metto nel sistema di riferimento del gemello B (quello
>che
>viaggia), potrei definire un tempo proprio del gemello A, che
>risulterebbe contratto, esattamente come e' contratto il tempo
>di B nel sistema di A.
Non mi risulta che il tempo proprio si 'contrae', mi pare che
invece il suo valore e' 'invariante', ossia e' ben differente dal
tempo coordinato, vale per ogni osservatore, perche e' calcolato
su una geodetica spazio-temporale (vedi Boniolo, fil. della fisica
p.73, e Schaum, fisica mod. p. 21).
>La RR descrive le cose nel sistema di A, ma da risultati strani
>nel sistema di B. Per trattare quello che succede nel sistema B
>bisogna usare, necessariamente, la RG.
Mi pare anche che questa cosa Fabri l'abbia detta nel suo scritto
e abbia anche detto che facendo i calcoli con la RG i risultati
collimano con quelli fatti con la RR (non posso che fidarmi).
Non so perche ogni tanto, e devo dire con una certa regolarita' anche,
se ne esce qualcuno che mette in discussione la questione del paradosso
dei gemelli, che direi e' ormai piuttosto 'trita'.
Se vi sono dei problemi nella teoria della relativita' tra questi
non vi e' certamente il paradosso dei gemelli.
ciao
---
Valerio Guagnelli Scanzani
Dip. Studi Filos. ed Epistem.
Univ. "La Sapienza" di Roma
--
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Received on Mon Jan 29 2001 - 22:57:50 CET