(unknown charset) Re: I colori

From: (unknown charset) Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
Date: Mon, 29 Jan 2001 09:38:56 +0100

Gianni Pavesi ha scritto:
> ...
> La percezione del colore e' codificata innanzitutto nella retina da
> parte di uno dei due tipi di fotorecettori, i coni. L'altro tipo
> sono i bastoncelli, sensibili alle basse intensita' luminose ma
> privi di selettivita' spettrale. In base a questa, i coni sono
> suddivisi in tre tipi: S (sensibili soprattutto a lunghezze d'onda
> attorno a 420 nm), M (circa 530 nm) e L (circa 560).
Mi sembra utile aggiungere che i tre tipi di coni hanno curve di
sensibilita' largamente sovrapposte, il che fa si' che di regola anche
una radiazione monocromatica stimola tutti e tre i tipi, anche se
producendo attivita' diverse.

> ...
> L'analisi del colore prosegue poi nelle
> tappe successive dell'elaborazione delle informazioni visive. Una
> stazione intermedia e' il corpo genicolato laterale (c.g.l.),
> ...
Qui avrei una domanda.
Dato che tra coni e fibre del nervo ottico ci sono, nella retina, altri
strati di cellule (bipolari, gangliari, piu' quelle a connessione
"orizzontale") e dato che le gangliari, i cui assoni sono appunto le
fibre del nervo ottico (giusto?) sono molte meno dei coni, mi sembra
ovvio che una prima elaborazione dei dati cromatici avvenga gia' nella
retina. Come?
-- 
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Mon Jan 29 2001 - 09:38:56 CET

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