Sabino ha scritto:
> Un corpo ruota attorno al suo asse.
> Per cambiare la direzione dell'asse mentre il corpo ruota a velocita'
> costante dobbiamo vincere una forza resistente per le leggi del giroscopio
> (che dicono appunto che un corpo in rotazione tende a mantenere invariata la
> direzione del suo asse); abbiamo applicato una Forza dall'esterno e quindi
> abbiamo compiuto un lavoro meccanico.
> In che forma si ritrova questo lavoro dal momento che la velocita' di
> rotazione del corpo e' rimasta invariata?
Questione interessante.
Cominciamo col dire che per cambiare la direzione non ci vuole *una*
forza, ma
una coppia, che ha risultante nulla. Cosi' sei sicuro che il centro di
massa
del corpo resta fermo (se era fermo) e cambia solo l'asse di rotazione.
La seconda cosa che devi tener presente e' *come* si sposta l'asse:
contro
quello che direbbe l'intuizione, l'asse si sposta in direzione
*perpendicolare* alle forze applicate (e' per questo che un giroscopio
appoggiato su una punta, e soggetto al suo peso, fa una precessione,
invece di
cadere). Percio' lo spostamento e' ortogonale alla forza, e il lavoro e'
nullo.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Fri Jan 05 2001 - 10:09:44 CET