On Wed, 29 Nov 2000 12:44:29 +0200, Valter Moretti
<moretti_at_science.unitn.it> wrote:
> Bisogna distinguere due situazioni: se l'energia per costruire
> lo stato legato scappa all'infinito nel campo di radiazione
> (ovvero viene emesso un fotone nel caso quantistico) allora
> la massa del sistema finale e' piu' piccola di quella dei costituenti
> isolati, e questo credo sia il caso di tutti i prcessi nucleari.
> Invece prendi un caso macroscopico in cui l'energia viene usata per
> creare un campo che persiste: un condensatore che passa da scarico
> a carico. In tal caso il sistema finale, secondo me il sistema
> condensatore carico ha massa (senz'altro gravitazionale) superiore
> di quella del condensatore scarico e la differenza e' l'energia
> del campo elettrico statico tra le piastre.
Anche secondo me, ma e' praticamente la stessa cosa: per caricare il
condensatore fornisci energia.
Per scindere un deutone devi fornire energia (la stessa che ha emesso
quando si e' formato), la massa dei prodotti finali e' maggiore di
quella del deutone.
Siamo sempre li': quando fornisci energia al sistema, questo si pone
in un altro stato ed aumenta di massa, quando prendi energia dal
sistema, questo si pone in un altro stato e diminuisce di massa.
La cosa vale sia per sistemi macroscopici che per sistemi
microscopici, non mi pare che E=mc^2 abbia delle eccezioni, quindi non
capisco cosa intendi quando dici che sono due casi differenti.
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Received on Sat Dec 02 2000 - 00:00:00 CET
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