Buon giorno a tutti,
volevo un riscontro sul funzionamento delle torri evaporative. Da quello che ho capito una torre "classica" è formata da un flusso di acqua calda che cade dall'alto e un ventilatore che, in contro corrente, porta verso l'esterno l'aria satura di vapore.
L'acqua è suddivisa in piccole gocce, per aumentare la superfice di scambio, ed in questo modo evapora raffreddandosi a scapito cioè della sua energia interna.
E' un modo semplice di raffreddare acqua che poi viene inviata ad uno scambiatore per l'utilizzo.
Ora, se l'acqua è più calda dell'ambiente esterno, ovvero se Tacqua>Testerna l'evaporazione è addirittura favorita mentre se l'acqua del circuito è più fredda dell'aria esterna, lo scambio è "sfavorito" ma le condizoni "assolute" del sistema raffreddano comunque l'acqua ad una temperatura che è almeno quella dell'ambiente.
Volendo però essere più quantitativi, come faccio a trovare il limite inferiore del sistema, ovvero a che temperatura l'acqua non è più in grado di evaporare a causa della bassa temperatura esterna? Ovvero la torre fa circolare il fluido scambiatore a vuoto? e se l'umidità esterna è altissima (per esempio ai tropici) mi aspetto che il sistema sia meno efficiente?
Infine, nelle grosse torri evaporative a due falde, per esempio quelle delle centrali nucleari, l'acqua non è ventilata in contro corrente, quindi evapora semplicemente da un bacino conenuto sul fondo della torre, magari sfruttando la forma della stessa per forzre la circolazione naturale, oppure alla base della struttura vi sono altre strutture?
Received on Tue Aug 23 2022 - 12:35:54 CEST
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