(wrong string) � acceleriamoci a morire

From: (wrong string) � <ferdnan2_at_libero.it>
Date: 2000/11/08

Ho letto la trascrizione della trasmissione, ovviamente sono d'accordo
con le parole di Gagliardi anche se li ho trovati leggermente meno
paranoici di come li aveva descritti lui, ma e' solo un fatto di
sfumature.
Scrivo invece per osservare che il tipo di paure su cui la trasmissione
fa leva (e c'e anche una pagina web di Mario Bruschi sull'argomento, mi
scuserete se non riporto l'indirizzo) e' ricorrente: e' abbastanza
risaputo che all'epoca dei primi esperimenti con le esplosioni nucleari
si aveva esattamente lo stesso timore. Se non ricordo male, qualcuno
temeva che l'esplosione atomica potesse innescare una reazione a catena
in tutta la materia terrestre.

Personalmente ritengo che sia valido il discorso sulle probabilita'
(improbabilita', si dovrebbe dire in questo caso). Questo perche' tutti
i giorni si fanno cose, sulla Terra, che potrebbero distruggere tutte le
forme di vita (o almeno la nostra, che, come dire, ci preme di piu') con
probabilita' senza dubbio maggiori. Credo che il fattore che scatena la
paura nel caso del CERN sia il fatto che li' l'autore dell'esperimento
e' individuabile. Fermo restando che si tratta di un timore irrazionale,
a quanto pare in alcune persone la paura si manifesta meglio se ha la
possibilta' di focalizzarsi su un evento ben definito. E' tutto qui,
secondo me non ci dobbiamo preoccupare ne' del CERN ne' del fatto che
alcune persone lo temono, sono problemi loro, e, proprio come le
reazioni nucleari, non sono contagiosi.


Federico Spano'
Received on Wed Nov 08 2000 - 00:00:00 CET

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