Re: Intervista a Rubbia

From: Giorgio Chiantore <chiantor_at_tin.it>
Date: 2000/11/08

>
> ma perche' in tutti i tuoi conti non inserisci anche i danni
> all'ambiente e alla salute che le attuali centrali a petrolio fanno?
> Senza contare che non esiste, ne potra' mai esistere, una fonte di
> energia totalmente pulita...
>

Sono assolutamente d' accordo ed approfitterei per
porre una domanda:

� noto che:
 quando parliamo del rendimento di una centrale
termoelettrica a petrolio dimentichiamo sempre di considerare
quanto petrolio � stato consumato (energia per trivellazione,
pompaggio, trasporto, stoccaggio, costruzione e funzionamento
infrastrutture) per portare
il petrolio dal giacimento al bruciatore della caldaia.
Ho sentito dire che ben il 10% del petrolio estratto viene
consumato per produrre l' energia necessaria per le
operazioni di cui sopra.
Dunque, quando si dice che il rendimento di una centrale
a petrolio � del 20% (compresi i costi energetici degli
additivi, i consumi interni e le
perdite di distribuzione) si dovrebbe togliere un
ulteriore 10% il che porterebbe il rendimento a
  20% - 10% x 20% = 18%
Ma anche i costi energetici, prima della costruzione e poi,
a fine vita, di smantellamento della centrale e bonifica
sito devono essere dedotti per cui detto 18% �
destinato a scendere ulteriormente...
In altre parole, credo che, a conti fatti,
dobbiamo tristemente prendere atto che per ogni kg di
petrolio presente nel giacimento, solo 150 gr arrivano
sotto forma di energia elettrica alle nostre case o
industrie, mentre 850 gr se ne vanno nell' atmosfera
come CO2, SOx polveri etc.
E, non dimentichiamo che, alla fine, tutti i 1000 gr se ne
vanno in calore!

Ma ora la domanda:
quanta energia elettrica (tenuto cio�
conto del rendimento della centrale che la produce) si
ottiene da 1 kg di
combustibile nucleare e quanta energia (suddivisa per
tipo: elettrica e calore) serve per produrre quel 1 kg di
combustibile nucleare?
Da qui potrebbe veramente partire un confronto
serio tra petrolio/nucleare/solare

A proposito di "solare, ho sentito dire che una cella
fotovoltaica non "vive" abbastanza da restituire
l' energia (elettrica!) che � costata per essere
costruita.
E questo esclude a priori ogni programma di
utilizzo "industriale" dell' energia solare.
Le celle solari continueranno a trovare applicazione
soltanto l� (rifugi alpini, osservatori, posti isolati in
genere) dove impiantare una linea elettrica �
impossibile.

Ciao.
                               Giorgio


--
Giorgio Chiantore
Via Ivrea 40
10016 Montalto Dora
Ph 0125 650943
e-mail chiantor_at_tin.it
Received on Wed Nov 08 2000 - 00:00:00 CET

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