In quello che dici credo che ci siano delle contraddizioni.
Io non ho frequentato un liceo ma mi sono sempre posto il problema di come
poter insegnare al meglio, con insegnare intendo semplicemente far capire le
cose.
Sono d'accordo che possano servire pi� ore di mate e fisica e sono ancor pi�
d'accordo sul fatto di far capire le applicazioni che la matemetica ha nella
vita reale e in particolar modo nella Fisica.
Purtroppo anch'io mi sono reso conto (da taaaaanto tempo) che soprattutto la
matematica � insegnata molto male in Italia e secondo me non serve aumentare
le ore di lezione per aiutare a capire. Bisogna migliorare la qualit�
dell'insegnamento in generale. Mi spiego meglio.
La Matematica � nata come scienza a se e ha seguito per moltissimi anni (e
in certi rami lo fa ancora) la sua strada, senza curarsi delle possibili
applicazioni in campo pratico; infatti succede che il pi� delle volte le
atre scienze sono andate ad attingere dalla Matematica gli strumenti che
potevano servire per poter dare un formalismo solido e spesso inoppugnabile
alle varie applicazioni, in pratica la Matematica ha seguito il suo corso,
mentre le altre scienze viaggiavano su binari vicini e frequentemente le
loro strade si incrociavano.
Il fatto che la Matematica si sia evoluta autonomamente ha fatto si che i
matematici si siano un po' chiusi in se stessi, infatti questi hanno il loro
mondo (per me estremamente affascinante) in cui valgono delle regole che
sono state scoperte solo in parte e altre che sono presenti ma ancora non si
vedono. Questo chiudersi in se stessi ha fatto si che la visione della
Matematica per i matematici sia estremamente particolare per chi non �
matematico quindi di difficile comprensione. I mtematici non cercano per
forza un senso fisico in ci� che studiano ma solo un senso matematico che i
profani spesso non possono capire. Questo porta frequentissimamente a far si
che molti non capiscano perch� un calcolo deve seguire certe regole e non
altre e trovano difficolt� nel comprendere la materia. Anch'io ho avuto
difficolt� a entrare nella Matematica, ma credo infine di esserci riuscito
(almeno in parte) e credo di capire come si pu� sentire un matemetico che
non riesce a farsi capire.
Chi invece usa solo la Matematica come strumento cerca un significato
tangibile in quello che fa e associa un senso fisico ai calcoli, quindi, a
livello elementare come quello di un liceo, � (secondo me) pi� opportuno che
a spiegare la Matematica siano dei fisici perch� riescono meglio a farti
vedere come si possono usare questi strumenti. Ecco perch� dico che c'� una
contraddizione in quello che dici, infatti per spiegare cos'� una derivata
facendoti capire bene come si pu� usare si pu� benissimo usare un fisico che
ti associa delle grandezze reali a questi calcoli. Un matematico invece �
difficile che ti dica perch� � cos� la derivata o l'integrale, lui pu�
snocciolarti una dimostrazione impeccabile ma che non ti fa vedere niente di
concretamente immaginabile. non dico che la Matematica sia fredda perch�
estremamente razionale, per me � bellissima proprio per la sua razionalit� e
inoppugnabilit�. Per capirne la bellezza bisogna entrarvi dentro ma credo
sia difficilissimo che un matematico possa aiutare un profano a prendere il
giusto cammino. Bisogna avvicinarsi lentamente e dalla parte giusta,
altrimenti si rischia di urtare la parte pi� dura della scorza esterna e non
vedere il bello che si nasconde dentro.
La bellezza che questa scienza cela � secondo me infinita, vuoi per
l'esattezza che manca nelle altre scienze, vuoi per l'intreccio di regole
scoperte e da scoprire o ancora per i diversi aspetti di una cosa sola,
insomma ioa sono innamorato di questa scienza e per avvicinarmi ad essa ho
dovuto seguire un cammino pi� pratico che teorico, infine mi ci sono
ritrovato dentro senza accorgermene e adesso sono contento di dove sono
arrivato!
Scusa per la lunghezza del messaggio ma non sono riuscito a contenermi.
Se vuoi parlarne ancora scrivimi pure perch� avrei ancora un sacco di cose
da dire!
Ciao
Pierpaolo
Daniela Pugliese ha scritto nel messaggio <8p8idk$rpj$3_at_nslave2.tin.it>...
>
>Salve,
>ho deciso di raccontare la mia esperienza...vi prego non cambiate
messaggio,
>sar� breve anche perch� c'� ben poco da dire. Scrivo e qui e non in un
altro
>newsgroup perch� penso che in primo luogo i fisici ,docenti e studenti
>debbano conoscere in che condizioni le ragazze ed i ragazzi vengano
>preparati per questo tipo di studi.
>Credo fermamente che:
>1) le cattedre di fisica e matematica debbano essere separate,infatti trovo
>che spetti principalmente al fisico occuparsi di fisica in una scuola che
si
>deve prefissare il compito di trasmettere in primo luogo lo spirito della
>materia, ai matematici la matematica.
>2) i corsi di aggiornamento siano fatti con criterio. Esempio: i corsi di
>informatica devono essere pi� approfonditi e seri soprattutto non si deve
>permettere ad individui che non hanno mai sentito parlare di Relativit�
>Galileana energia termonucleare,che quasi definiscono il principio zero
>della termodinamica banale e superfluo di entrare in una scuola se non per
>imparare qualcosa.
>E questi sono solo degli esempi.
>3)debbano esserci pi� ore dedicate alla matematica e alla fisica
>4) i programmi di filosofia debbano tener presente in primo luogo oltre al
>consueto programma ministeriale la filosofia della scienza e lo studio di
>logica,
>5)il programma di matematica deve essere un po' meno "pratica", scusate il
>termine un po' impreciso, ma non credo che sia ottimale per i ragazzi
"saper
>fare" derivate e non sapere cosa esse siano insomma ci vuole pi�
>consapevolezza in quello che si fa, inoltre temi come probabilit� serie
>successioni, combinazioni, programmazione lineare, insiemi...non devono
>essere del tutto estranei...
>... mi rendo conto di provenire da una situazione alquanto disastrosa ma
>francamente credo che ci siano molti casi come il mio.
>Voi cosa ne pensate?
>Un'autodidatta disperata
>
>
>
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Nuova moderazione in fase di test - perdonate i disagi
Received on Thu Oct 05 2000 - 00:00:00 CEST