Ancora su donne e scienza

From: Pavesi Giovanni <g.pavesi_at_netvalley.it>
Date: 2000/08/29

Ciao ele, sono una donna anch'io, anche se l'account, come il telefono
di casa, e' intestato a mio marito (e la cosa non mi disturba per nulla).
Siamo cosi' in poche nei ng perche' non abbiamo molto tempo per consultarli,
almeno io :-( . Siamo cosi' in poche nella ricerca scientifica per
un milione di motivi, troppi per parlarne qui, ma non fartene un cruccio.
Alcuni li scoprirai a tue spese, negli anni.
A questo proposito, ti copio la dichiarazione di Mary-Lou Pardue al
MIT (da Nature del 9/9/99): "Each generation of young women, including
those who are currently senior faculty, began by believing that gender
discrimination was 'solved' in the previous generation and would not touch
them.. Gradually, however, their eyes were opened to the realization that
the playing-field is not level after all, and that they had paid high price
both personally and professionally as a result."

Sul numero di Nature del 15/7/99 compare questa vignetta: Eva, con le mani ben
piantate sui fianchi, apostrofa cosi' Adamo, che le sta porgendo la mela: "I've
got a better idea - why don't *I* classify it, and then *you* can bake it into a
nice pie?"

Ed ora eccoti la mia ricetta - non per la torta di mele ;-) - ok, va bene darsi
tanto da fare, cercare in tutti i modi di espugnare le roccaforti maschili,
del sapere scientifico e non solo di quello, ma, per favore, senza lagne ne'
patetiche e ingiuste pretese, ad esempio di "quote" riservate.
Dopotutto e tutto considerato, se in media siamo su per giu' al livello dei
maschietti, sia come intelligenza che come sensibilita', allora... su con la
vita! ... :-)
 Ciao
                     Paola

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Received on Tue Aug 29 2000 - 00:00:00 CEST

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