Ultimamente ho letto "La contesa sulle distanze cosmiche e le quasar", un
libro di Halton Arp (un valente astronomo americano considerato dalla
comunit� scientifica poco ortodosso).
Il contenuto del volume trattava tra i tanti argomenti anche una possibile
interpretazione non cosmologica dello spostamento verso il rosso delle righe
spettrali di alcuni quasar, con la conseguenza di minare le fondamenta
dell'interpretazione standard della legge di Hubble (ovvero la relazione tra
redshift e velocit� di allontanamento dell'oggetto).
La cosa naturalmente mi ha lasciato perplesso, in parte per i catastrofici
effetti su una legge fondamentale per la stima delle distanze degli oggetti
non misurabili attraverso gli indicatori primari e secondari (stelle
variabili, novae), in parte per la perdita estetica di una legge tanto
semplice da sembrare inattaccabile (le leggi pi� importanti dovrebbero
essere lunghe quanto il pollice della mano...).
Arp non considera soddisfacenti meccanismi che in prima battuta spiegano il
redshift non cosmologico, sono i seguenti:
i) presenza di forti campi gravitazionali nelle quasar;
ii) perdita di energia dei fotoni per diffusione (perturbazioni
collisionali).
Mentre un meccanismo che considera soddisfacente � il seguente:
Le particelle che formano l'oggetto con spostamento verso il rosso sono pi�
piccole della materia senza spostamento verso il rosso, per cui le
transizioni energetiche dell'oggetto con spostamento verso il rosso devono
emettere (o assorbire) fotoni con energia minore di quanto non facciano
quelle della materia senza redshift. Un modello che utilizza questo concetto
ipotizza inoltre la formazione continua di materia nell'universo, ad esempio
attraverso piccoli big-bang o "buchi bianchi" (usa le equazioni invertite
temporalmente che conducono al buco nero...), la materia appena creata
risulta spostata verso il rosso per poi evolvere verso valori normali.
Personalmente penso che il redshift dei quasar sia dovuto all'espansione
dell'universo e che siano semplicemente oggetti molto lontani ed energetici,
per� la teoria di Arp mi ha incuriosito, ho pensato che potesse interessare
anche voi, cosa ne pensate delle sue affermazioni?
Andrea Plano.
Received on Tue Aug 22 2000 - 00:00:00 CEST
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