Re: Re: Domande semplici

From: ele <no-use_at_galactica.it>
Date: 2000/08/23

valar wrote:

Michelangelo wrote:
>
> Avrei alcune domande da porre a chiunque mi sappia rispondere:
>
> 1) In un campo di forze conservativo l'energia meccanica si
conserva, quindi
> un corpo che per esempio cade da un'altezza h possiede all'istante
t0
> soltanto energia potenziale, poi l'energia potenziale si trasforma
in
> energia cinetica fino a che il corpo non raggiunge il suolo, in
questo
> istante l'intera energia potenziale e' trasformata in energia
cinetica =
> 1/2mv^2
> La mia domanda e' la seguente: Se l'energia meccanica deve
conservarsi, dove
> va a finire l'energia cinetica del suddetto corpo quando questo ha
toccato
> il suolo? La sua velocita' scende a 0 quindi calcolando la sua
energia
> cinetica otterremmo 0 mentre un istante prima era massima ed
equivalente
> all'energia potenziale che il corpo aveva prima di iniziare a
cadere.
>
trascurando le perdite dovute al fatto che l'urto con il terreno non
e'
esattamente elastico, succede che l'energia cinetica si trasforma (in
pochi istanti) in energia potenziale elastica (il terre o il pavimento
viene compresso, anche di pochi micron ma viene compresso) che poi si
riscarica subito trasformandosi nuovamente in energia cinetica della
pallina che schizza verso l'alto
-----------------
non credo che Michelangelo intendesse questo...
immagina che il corpo cada nel vuoto e si fermi (lo so che �
un'astrazione).
semplicemente il corpo non ha pi� energis cinetica, ma ha dinuovo
energia potenziale.
Se si aprisse un buco sotto di esso, ricomincerebbe a cadere.
------------------

> 2) Se lancio una moneta di massa 50 g su una bilancia a molla potro'
leggere
> sulla bilancia (nell'istante in cui la moneta tocca il piatto della
> bilancia) un valore > 50 g. Gia' un attimo dopo per� la bilancia
segnera'
> correttamente 50 g.
> Evidentemente la formula F=ma non va a plicata in questo caso..
poiche' F e'
> la forsa che agisce sulla moneta, non la forsa che esercita la
moneta.

invece va applicata anche in questo caso, ed e' cosi' che si risolve
il
dilemma che poni, quando la moneta urta il piattino comincia a
rallentare, o almeno a cadere con un'accelerazione minore di g, questo
vuol dire che c'e' una forza che agisce sul corpo oltre la forza peso,
la bilancia non fa altro che misurare la risultante di queste forze,
quindi segna un peso minore di quello della moneta ferma

-----------------

qui invece sono d'accordo...
per� forse Michelangelo voleva qualche altra spiegazione...
la confusione probabilmente deriva dal fatto che ci sono due forze in
gioco:
la forza peso del corpo (che il
corpo esercita anche da fermo) e la forza impulsiva esercitata dal
corpo quando impatta sulla molla.
Per capire meglio la distinzione puoi trasformare il tuo problema in
un problema orizzontale: immagina di avere un'auto che sbatte ai 20
km/h contro un muro : che forza riceve la macchina ?
Devi considerare il teorema dell'impulso F * dt = m * dv





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