>ti sbagli, da soli i dati sperimentali non permettono di fare
>previsioni, se non su fenomeni gia' osservati direttamente, quindi non
>coistituiscono una teoria che DEVE avere un carattere fortemente
>predittivo
Bah, potrei fare un fit accurato dei dati ed estrapolare ( e interpolare),
avrei una 'teoria' predittiva e precisa (perch� fitta i dati esistenti), ma
ben poco elegante ! Inoltre in questo modo non capirei nulla
dei fenomeni.
Ecco, la relativit� 'fitta' la velocit� della luce e deduce tutto il resto.
>Perche' la teoria di Newton permette di ricavare delle grandezze che
>Keplero ha potuto solo misurare (come il periodo di rotazione intorno al
>sole) a partire da altri (distanza dal sole), cioe' aveva un caratetre
In realt� anche la terza legge di Keplero � predittiva in questo senso:
Il quadrato del periodo � proporzionale al cubo dell'asse maggiore
dell'orbita. Dato un caso (la terra) , deduco tutti gli altri.
Il problema delle leggi di Keplero non � la mancanza di predittivit�,
ma la stranezza dei postulati. Anche la teor�a di Newton ha dei postulati,
ma ben pi� generali.
>su questo non ci sono dubbi, cio' non toglie che non e' detto che tutti
>i postulati possono essere eliminati senza introdurne altri (cosa che
>rende inutile perche' non riduce la conoscenza) idem per le costanti
>--
Esatto, la mia � una congettura.
Justinian
Received on Tue Aug 15 2000 - 00:00:00 CEST
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