R: Sulla regola dimensionale

From: Fabio Ceccarelli <fabio1_at_linet.it>
Date: 1999/08/17

> Prima di provarci devi spiegare meglio cosa intendi per osservatore perche
> il tutto e' evidente nel nostro mondo 3D in cui i nostri occhi ne vedono
> solo 2 ma un mondo in 12 dimensioni non e' osservabile nel modo umano e
> nemmeno rappresentabile in modo soddisfacente...


Non credo che coloro che fanno ricerca nella fisica della dimensioni
superiori si siano posti il quesito che mi sono posto io. Loro fanno
ricerche in pura astrazione matematica... l'idea di sapere cosa "vede" un
osservatore ad "n" dimensioni non credo che l'abbiano nemmeno sfiorata.
Premesso questo fatto, e premesso che nessuno di noi potr� confermare (o
confutare) che un osservatore ad "n" dimensioni ne vede "n-1" (dovremmo
provare un'esperienza a 5, 6 o 7 dimensioni per poter dire qualcosa di
sensato), intendo ora definire cosa intendo per osservatore.
Per "osservatore" non posso intendere quello classico della fisica, che
compie delle misure... non ci sarebbe proprio nulla da misurare! In realt�,
gi� il fatto di "vedere" e' di per se un modo di misurare. Infatti
"misurare" significa confrontare cio' che si e' rilevato con un campione
predefinto. Anche "guardando" degli oggetti si puo' compiere una misura...
cioe' si stanno confrontando le dimensioni reali e quelle percepite! Questa
e' gia' una misura. Quindi quello che intendo rilevare sono le dimensioni
che possono essere percepite.
Il ragionamento che eseguo va bene per n=1, per n=2, per n=3 e per n=4...
per quanto riguarda n>4, il ragionamento lo applico per estrapolazione
(anche se cio' non potrebbe essere fatto). Pero' il fatto che nessuno potra'
mai percepire un universo a 5 o 6 dimensioni gioca a mio favore. Perche' in
tal caso l'ipotesi continua a rimanere valida perche' non esiste nessun
metodo oggettivo per dimostrare che tale regola non � valida per n>4.
Finche' rimaniamo in un puro campo teorico, ogni ipotesi a favore o
contraria potra' sempre essere contestata.
Per spiegare meglio ci� che ho detto espongo il seguente esempio:
si abbia un osservatore con queste dimensioni: 2 per lo spazio ed una per il
tempo; in altre parole un osservatore che giace su di un piano
bidimensionale e sul quale puo' muoversi. Supponiamo che noi (osservatori
tridimensionali) possiamo intersecare il mondo di questo insolito essere, e
che possiamo apparirgli come un abitante qualsiasi del suo mondo. Ora, con
un semplice discorso puramente teorico, prova a spiegargli che esiste una
dimensione ortogonale al suo mondo e che lui non puo' vedere.
Per quanto ti applichi, un discorso puramente teorico non riuscira' mai a
convincerlo pienamente... l'unico modo che hai e' quello di uscire dal suo
mondo attraverso quella dimensione che lui non vede. Pero' se l'osservatore
e' uno scettico incallito dira' comunque che e' stato un trucco.
Cio' dovrebbe rendere evidente che nessuna dimostrazione teorica e'
pienamente soddisfacente... anzi perfino quelle pratiche vengono messe in
dubbio. Ed e' per questo che molti mettono ancora in dubbio la "Teoria della
Relativit� Generale".
Pertanto non mi azzardo nemmeno a dare una descrizione dell'osservatore a
piu' dimensioni se nemmeno so come e' fatto! Posso soltanto cercare di
dedurre cosa possa vedere... ma questo lo posso fare solo per estrapolazione
(non conosco un'altra via altrettanto sensata).
Spero di aver chiarito i dubbi e magari di non averne sollevato degli altri.

Ciao e grazie per aver risposto.

Fabio Ceccarelli
Received on Tue Aug 17 1999 - 00:00:00 CEST

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