Re: propagazione nel vuoto (continua)
Valter Moretti wrote in message <3861DFC2.3988_at_science.unitn.it>...
>
>Sinceramente non capisco quasi nulla di questa discussione.
>In qualche modo si cerca di vedere il "mare di coppie virtuali e+ e-"
>(ma allora mettiamoci anche tutte le altre particelle virtuali
>di tutti gli altri campi e *anche* i fotoni virtuali...)
Le coppie e+e- sembrerebbero naturali candidate per popolare il vuoto,
perch� la loro vita � piccola ma non infinitesima, come dato dal principio
di ind.: dE*dt=h, dove dE=m_e*c^2. Particelle pi� massive dell'elettrone
vivrebbero
molto meno. Inoltre la costante di struttura fine fa vedere che le quantit�
c,e,h sono legate.
La quantita' perturbata dall'onda potrebbe essere, ad esempio, con analog�a
classica,
la distanza tra le coppie. Oppure il momento angolare quantizzato, o lo
stato
in cui si trova la coppia, ecc.. Una coppia, pur nella sua breve vita, puo'
interagire
con le coppie che la circondano e propagare la perturbazione. In questo modo
si supera
sia il concetto di azione a distanza che quello di campo, che � un suo
mascheramento.
Inoltre ricordo che le onde e.m. si possono propagare anche in un plasma
classico o quantistico, costituito
da particele positive e negative che si schermano a vicenda, una situazione
non molto diversa
da quella delle coppie e+e- (la differenza principale sarebbe che queste
ultime vivono per
un tempo brevissimo).
>
>Cosa e' una particella virtuale? Non si osserva *per principio*!
Anche in meccanica statistica gli atomi non si sono osservati per lungo
tempo,
ma i fisici hanno usato con profitto l'idea atomistica.
Bisogna pensare che queste coppie possono essere misurate
ma solo per i tempi
brevissimi dati dal principio di ind., dunque � difficile rilevarle.
Quando due fotoni ad alta energ�a si scontrano, si crea una perturbazione
cosi'
forte da riuscire a rompere lo stato legato e+e- pur nel tempo brevissimo in
cui vive.
Questo � un modo alternativo di interpretare la creazione di coppie.
Non avremmo un mezzo "meccanico"
>(come l'aria) in cui si propaga una perturbazione di una sua qualita'
>(pressione), ma avremmo un mezzo di "enti matematici inosservabili per
>principio" in cui si hanno delle onde di qualche sua "qualita'".
Io direi che le coppie sono molto difficili da osservare, non inosservabili
per principio. Almeno questo si deduce dal principio di indeterminazione,
Il vuoto potrebbe essere un 'mezzo', popolato da coppie che muoiono e
nascono
in continuazione, con frequenza e densit� date dal principio di ind..
Ad esempio io potrei interpretare la 'creazione' di coppie data da due
fotoni incidenti,
come estrazione di coppie dal mezzo: dunque le coppie sono osservabili, pur
di usare
le energ�e previste dal principio di ind..
Anche l'elettrone nello stato fondamentale dell'atomo di idrogeno non si
osserva e non emette
energ�a, finch� non gli viene ceduta l'energ�a necessaria per farlo salire
allo stato eccitato pi� vicino.
Justinian
Received on Sun Dec 26 1999 - 00:00:00 CET
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