R: fisica e ingegneria

From: Fabio Cagnetti <fabio.cagnetti_at_tin.it>
Date: 2000/01/24

Io ti consiglio di non fare pi� questo tipo di domande, semplicemente perch�
troverai risposte che il pi� delle volte sono solo campanilistiche.

Io sono uno studente di ingegneria elettronica ad indirizzo optoelettronico.
Ti dico, ed � una mia opinione, che la mia esperienza (sono quasi alla fine)
non � del tutto positiva ma neanche il contrario.
Da quando ho iniziato studio con un ragazzo che fa astrofisica. Ho potuto
confrontarmi spesso con i futuri fisici.
La differenza � poca e sottile, almeno nella mia specializzazione. Per� c'�.
Ed � vero quello che ti � stato detto sullo spirito di astrazione (dei
fisici) e su quello degli ingegneri.
Ricorda per� che non � una regola. Ci sono tantissimi ingegneri che
dimostrano capacit� di astrazione di lunga superiore a quella di alcuni
fisici, cos� come vale il viceversa.
Ad esempio ti hanno detto che agli ingegneri non serve la fisica
quantistica. Io ti posso dire che invece serve: per me � fondamentale.
Chiaramente il tipo di problema di fronte al quale ti trovi pi� spesso �
diverso; ma solo nella professione non cosd� tanto spesso nello studio.
Un esempio: i fisici, specialemente nel corso di Fisica Teoria,
approfondiscono gli aspetti formali e matematici della fq; gliingegneri, ad
esempio nel corso di optoelettronica, approfondiscono l'aspetto
implementativo. Come io probabilmente non sapr� formalizzare i problemi come
i fisici, loro probabilmente non sapranno usare matlab per calcolare, con
notissimi metodi (es: onde piane aumentate, etc.) gli stati energetici di
sistemi molto complessi.

In definitiva io credo che il problema non stia tanto nel corso, ma nella
tua testa. Sia l'una che l'altra facolt� ti permettono di avere una ottima
preparazione per la fisica, con orientamenti decisamente diversi. Forse
questo non vale per rami pi� prettamente "tradizionali" dell'ingegneria,
come civile o edile. In certi altri, come "elettronica", "nucleare", etc.,
questa differenza di assottiglia.

Il mio consiglio � quello di andare in qualche facolt� a parlare con
professori: ad ingegneria spesso trovi fisici che insegnano (non so a
fisica) e chi pi� di loro ti possono rispondere?

Comunque il problema rimane tuo, solamente tuo. Certo � che i fisici sono
pi� teorici e gli ingegneri pi� pratici. Ma non � detto che gli ingegneri
dopo la laurea siano capaci di progettare, n� che i fisici siano capaci di
fare ricerca teorica o sperimentale: dipende dall'individuo.

Per finire ti faccio presente che risposte come quella di "ciberneta",
decisamente da cretini, non hanno alcun valore! Dipende, come ti ho detto, a
mio parere, da come sei fatto te, da quale grado di approfondimento.

Gli esempi che ti hanno portato sono solo esempi, per i quali ci sar� sempre
un controesempio. Il mio amico fisico non ha svolto la teoria delle
equazioni differenziali alle derivate parziali nell'ambito delle
distribuzioni negli spazi di Sobolev, e nemmeno cos� appronditamente
l'elettromagnetismo come me. E questo lo dice anche lui (studiamo tutt'e due
a Milano).
Spero di averti fatto capire, insomma, che gli esempio non contano veramente
nulla.

l'ideale sarebbe una laurea in fisica ed una in ingegneria. Difficile, ma
ottima cosa.

Inoltre il motivo del pentimento io credo discenda dalla lunghezza della
facolt� di ingegneria e dalla poca "settorialit�": se ti iscrivi ad
ingegneria farai esami anche di fisica tecnica, di informatica (ed ocio:
informatica non � "linguaggi di programmazione"), di statistica e
stocastica, e purtroppo anche di economia. Non so se � un bene o un male.
Comunque � cos�.

Augurandoti una scelta serena, ti rinnovo il mio consiglio di andare a
parlare con qualche prof. Se sei di Milano, non esitare a scrivermi, che ti
sapr� indirizzare da qualche professore umano!

Fabio Cagnetti
Received on Mon Jan 24 2000 - 00:00:00 CET

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