ATTENZIONE: UN PROBLEMA DI FISICA SEMI-IMPOSSIBILE
Ciao rega'. Mi presento, essendo la prima volta che "penetro" in
questo NG. Io sono Mij, ho 17 anni e faccio il Liceo Scientifico
Galileo Galilei a Trento (quello di cui parlavano tanto i telegiornali
fino ad un anno scolastico fa). Amo la fisica e a scuola ho ottimi
profitti, grazie ad una prof. bravissima ad insegnare.
Ora. la nostra prof. vuole dimostrare che prima di buttarsi nella
risoluzione di un problema tirando fuori formule su formule � meglio
usare il cervello.
Ci ha llora proposto una sfida. Eccola riportata:
Un ragazzo, all'esame di maturit�, trascorre le sue due ore lasciando
il foglio bianco davanti. Al termine, a 5 min dallo scadere del tempo,
comincia a scrivere come una skeggia. Dopo aver fatto il disegno,
arriva a scrivere solo due-tre righe, suona la campanella e deve
consegnare. Gli esaminatori ritengono il suo esame assolutamente
insuffieciente, ma il suo professore, che lo conosce come un ragazzo
intelligente fin troppo, insiste per dire che c'� stato qualcosa che
non � andato bene. A forza di insistere ottiene di eseguire un altro
esame per verificare chi ha ragione (gli esaminatori o il prof).
Bene, al nuovo esame, il testo � il seguente.
In cima ad un palazzo, tu hai da stabilire la sua altezza e disponi
solamente di un barometro. Arrangiati!
La storia si ripete, ed il ragazzo per 1 ura e mezza lascia il foglio
bianco, mentre gli esaminatori fanno notare questo al prof e lo
invitano a lasciar perdere. Il rpof persevera difendendo il ragazzo.
a 20 min dalla fine i prof chiedono al ragazzo se avesse voluto
consegnare e lasciar perdere. Lui risponde che ha bosogno di 5 min per
stabilire quale metodo usare, perch� ce n'erano tre uno migliore
dell'altro.
Il ragazzo comincia a scrivere. Al suono della campanella consegna,
tutto soddisfatto. Dopo aver letto la risoluzione del tema, i prof la
valutano corretta e chiedono quali sarebbero stati gli altri due modi
per arrangiarsi.
Ecco la risposta del ragazzo: oltre al modo scritto (controllare la
pressione alla base e in cima al palazzo e calcolane la variazione,
per poi estrarne la delta h, cioe' l'h del palazzo), aggiunge che
avrebbe potuto lasciar cadere il barometro e, in base a quando si
sarebbe compressa la parte posteriore in plastica, determinare la
velocit� di schianto al suolo e quindi l'altezza. L'ultimo sistema, il
migliore perch� piu' veloce e meno faticoso, cosisteva nel chiedere al
portiere del palazzo l'altezza dello stesso promettendogli in regalo
il barometro.
La morale di questo esempio, seppur banale, � che prima di sbanfare
tanto con formule su formule, � meglio pensare alla risoluzione pi�
semplice delle cose. D'altra parte la fisica � anche questo...
Ciauz
Received on Tue Jun 22 1999 - 00:00:00 CEST
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