All'inizio dell'inverno si ripropone un problema che quest'inverno sarà ancora più grave.
Immaginiamo un appartamento abitato da persone presenti in casa tutta la giornata alla temperatura di 19 gradi.
Di notte però siccome uno sta sotto le coperte può riposizionare il termostato a 16 gradi facendolo riaccendere la mattina per riportare la casa a 19 gradi.
Da un punto di vista di risparmio energetico questa pratica è utile?
Secondo alcuni in questo modo, se pure è vero che nel corso della notte si risparmiano brevi periodiche accensioni del riscaldamento che manterrebbero la casa a 19 gradi, la mattina però l'impianto starà acceso un’ora di seguito fare riprendere alla casa i 3 gradi persi di notte, per cui alla fine la cosa è inutile o addirittura controproducente.
L’analisi fisica corretta però dovrebbe essere la seguente: la casa attraverso le sue pareti cede calore all’ambiente esterno più freddo e l’impianto di riscaldamento deve fornire alla casa il calore perso e questo passaggio di calore è tanto maggiore quanto maggiore è la differenza di temperatura con l’ambiente esterno. Pertanto se si può tenere la casa a temperatura più bassa, anche per breve tempo, è sempre utile perché meno calore andrà all’esterno e meno se ne dovrà fornire.
E' corretta la seconda verisone?
Received on Tue Oct 11 2022 - 16:31:50 CEST
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