Il 15/07/2010 10:29, Alessandro ha scritto:
> "Soviet_Mario"<Soviet.Mario_at_CCCP.MIR> ha scritto nel messaggio
> news:4c3cef82$0$18654$4fafbaef_at_reader3.news.tin.it...
>> Il 13/07/2010 15:50, Alessandro ha scritto:
CUT
>
> Non ho ben capito se intendi "recuperare" energeticamente quella cellulosa
> per la produzione di biocombustibili liquidi, come qualcuno oggi prevede di
> fare....
credo ci sia un'azienda nel Tortonese (nel "mio" Piemonte
quindi e non nella silicon valley) che per ora �
all'avanguardia con la sperimentazione di colture batteriche
per ottenere alcool "diretto" da cellulosa.
> in generale non sono un grande sostenitore dei biocombustibili
attenzione per� ! Qui non si parla di colture ad hoc, e
nemmeno di una sostanza tra tante. Si parla della pi�
abbondante molecola biologica, presente in qualsiasi scarto
vegetale e che qualsiasi vegetale sa fare meglio di ogni
altra cosa. E' il materiale a pi� basso costo e pi�
sostenibile concepibile. Se imparassimo a ottenerne alcool
senza processi complicati (a cura di batteri appositi),
sarebbero praticamente finiti tutti i nostri problemi.
La cellulosa, di scarto, � ovunque e in quantit� rilevante,
e incrementarla di un fattore 10 potrebbe essere banale.
Una cosa � fare colture energetiche specifiche (tipo per
amido, per zucchero o per grassi), che richiede cure
particolari e alienare risorse di terre buone. Altro
recuperare il peggio del peggio degli scarti,
ubiquitariamente diffuso. E' persino pi� abbondante della
lignina, dato che � la struttura portante anche delle
erbacce. Altro pregio : il tempo di latenza per un raccolto
pu� misurarsi in stagioni, non in anni o decenni come per la
classica legna da ardere.
> o dei
> combustibili liquidi sintetici (nemmeno del metanolo di cui si discuteva
> sopra),
ah, il fatto che mi hai citato OLAH, di cui sono un fan (�
l'inventore dei Super Acidi e dell'Acido Magico :-) mi
rinforza ulteriormente.
Una piccolissima precisazione sulla combustione del metanolo.
Sotto quasi tutti gli aspetti � anche pi� pulita di quella
del metano. L'unico VOC che credo che produca in surplus �
la formaldeide. Non � simpatica, di sicuro, ma un mediocre
catalizzatore e una carburazione un pelo magra (eccesso di
aria) la annienta senza problemi (o con aria stechio si
possono abbassare gli NOx, dato che la formaldeide � un
attivo agente riducente nel vent).
In particolare metanolo, dimetiletere (forse anche etanolo)
surclassano qualsiasi altro combustibile idrocarburico puro
(non ossigenato) per la limitatissima tendenza a formare
fuliggini e particolato (IPA anche). In effetti persino
l'aggiunta di vapore esogeno migliora le cose per il
classico gasolio, ma mai quanto avere gi� ossigeno in
ciascuna singola molecola.
Certo, il potere calorifico MOLARE ne risente negativamente.
Tuttavia dato che il metano � gas e il metanolo liquido, il
potere calorifico su base volumetrica (importante per i
servbatoi) rimane a vantaggio del metanolo. OSsia con un
pieno di un serbatoio di pari ingombro ci viaggi molto di pi�.
Il dimetiletere ha lo svantaggio di essere gas a TA e PA
(per quanto liquefacibile come il GPL)
Circa la tossicit�. Si, il metanolo � tossico se inalato e
ingerito. Il punto di ebollizione � basso (attorno ai 56)
tuttavia i vapori sono pi� densi dell'aria, inoltre il
calore latente di evaporizione � elevato, per cui alla fine
se ne perde meno della benzina attuale.
Dal punto di vista di disastri ecologici in caso di sverso,
ha solo pregi, perch� � idrosolubile. Fa eventualmente solo
danni LOCALI, ma gi� poco distante dal sito di sverso,
diluendosi in falda, scende ben presto sotto il livello
critico di concentrazione. Ed ha una persistenza ambientale
molto bassa (� metabolizzato sostanzialmente da qualsiasi
organismo, dai batteri sino all'uomo, tutti sanno ossidare
alcooli). Insomma, ha dei rischi in pi� rispetto
all'etanolo, ma meno degli idrocarburi insolubili.
> anche se sono d' accordo con te che ci sono schemi pi� utili ed
> efficienti che produrre etanolo da mais o canna da zucchero.
Si, quelli sono antieconomici, sorretti solo da incentivi
politici
> Non ne sono un
> sostenitore, a parte perch� � solo una molta piccola risposta e scarsamente
> sostenibile
> su larga scala,
mah, non credo. Alla bisogna si produce dal metano (steam
reforming e altri processi), da carbone e acqua. Lasciamo
stare la distillazione secca del legno, che pure funge ma �
obsoleta. Il metanolo � accessibile praticamente da tutto.
> ma sopratutto perch� il trasporto elettrico sia
> privato che collettivo (incluse le merci) pu� fare le stesse cose ed in
si in effetti stavo valutando con un ottica delle batterie
quali quelle in commercio oggi. MA � un settore che cresce
costantemente. Le densit� energetiche aumentano, i tempi di
carica diminuiscono, i cicli sostenibili aumentano.
Presto (non so, 5 anni ? di pi� ? � impossibile prevedere il
breakeven) gli accumulatori saranno del tutto analoghi ad un
pieno del serbatoio ... beh, quasi !
Cmq, per spezzare l'ultima lancia a favore del metanolo,
dopo l'idrogeno (la grande bugia !) � il miglior vettore per
le FUEL CELLs. Allora col tuo pieno di metanolo ci
percorreresti il triplo almeno della distanza rispetto a un
motore termico.
Ho l'impressione che le fuel cells siano state molto
osteggiate e sottofinanziate rispetto alle batterie
convenzionali. O forse sono io che non sono aggiornato sullo
stato dell'arte, ma non mi risulta che ne abbiano prodotta
alcuna che funga a temperature diciamo <= 100� C
A genova c'� un bus a fuel cells a idrogeno che funge dagli
anni 90 almeno.
Ma l'idrogeno non ha avuto un passato, non ha presente e non
ha nessun futuro, per i rischi inaccettabilmente alti e la
densit� energetica (su base volumetrica) inaccettabilmente
bassa.
> molto + larga scala e con solo una piccola frazione di quelle risorse
> (anche supponendo di usare la stessa biomassa, per es. bruciata in impianti
> in cogenerazione
> calore + elettricit�).
>
> Tuttavia, realisticamente, mi rendo conto che ci sono
> molte attivit� praticamente impossibili da elettrificare efficientemente
> (per es. aerei e navi principalmente, in piccola parte anche camion ed auto)
> per cui in un' ottica di completa indipendenza energetica ed emissioni zero,
> non sarebbe male conservare una certa produzione di biocombustibili (liquidi
> ma anche gassosi, per quelle attivit� termiche che necessitano calore ad
> alta
> temperatura) per queste applicazioni. A parte la produzione di etanolo da
> mais o
> cellulosa (che produce un equivalente della benzina per motori Otto, e il
> cui
> input energetico a quanto leggo qui
> http://www.carbohydrateeconomy.org/library/admin/uploadedfiles/How_Much_Energy_Does_it_Take_to_Make_a_Gallon_.html
> per circa la met� necessita di vapore a bassa temp, ~ 180
> �C e 10 atm, che qualsiasi fonte termica pulita pu� fornire, per es.
> biomassa, nucleare e forse pure geotermia o solare termodinamico) vedrei
> molto bene i processi "da biomassa a liquido" che per di pi� non essendo
> processi di
> fermentazione ma di combustione
non sono sicuro di aver capito a che genere di colture
batteriche ti riferisca. Combustione ? Ma se allevi i
batteri in presenza di aria, bruciano tutto e producono solo
CO2. Sicuramente ho frainteso
> sfruttano praticamente la quasi intera
> piantagione
> e sono i processi pi� adatti per la produzione di un surrogato di gasolio
> per i motori diesel, quindi anche per camion e navi
>
ciao
Soviet
>
Received on Thu Jul 15 2010 - 15:35:48 CEST