Re: Le bugie della scienza

From: (wrong string) � <fspano_at_flashnet.it>
Date: 2000/08/01

ps. moderatori, a quando le FAQ ? :)

"Angelo Dinelli" <angelodinelli_at_interfree.it> wrote in message
news:398683af.0_at_news.dada.it...
>
>
> Federico Spano' ha scritto nel messaggio
<398459C2.E96AAAD_at_flashnet.it>...
>
> |Hai considerato che se muovi il punto centrale muovi anche il cavo?
>
> Il cavo non si muove assolutamente.
> Rileggi attentamente.
> Ci sono due sorgenti luminose opposte A e B
> e il cavo centrale l'avevo introdotto solo per
> "essere pi� sicuri" che la luce uscisse contemporaneamente da A e B,
> in quanto "serviti" da un alimentatore centrale da essi equidistante.

O il cavo si allunga (nel senso che il punto in movimento cambia, p.es.
con un contatto strisciante, il punto di collegamento), o il cavo si
muove (nel senso che p. es. si srotola). Non mi pare che ci siano altre
possibilita'.

> Logica, non senso comune:)))
>
> Allora un'orologio che si muova contemporaneamente in due modi diversi
> � contro la LOGICA (oltre che, ovviamente, contro il senso comune).
>
> Cordialmente / Angelo Dinelli

Come ti e' stato gia' risposto, non c'e' nulla nella relativita' che
vada contro la logica; al contrario, e' una teoria nata proprio
dall'applicazione rigorosa delle regole logiche ai dati sperimentali.

L'hanno gia' detto in tanti ma lo ripeto: Einstein ha 'semplicemente'
tratto le conclusioni dovute dai dati sperimentali in suo possesso. Che
poi la relativita' abbia avuto ulteriori conferme sperimentali e'
perfino secondario, in quest'ottica. Quello che ci preme specificare e'
che la relativita' non e' un volo di fantasia, ma un coraggiosissimo
percorso logico. Coraggioso in quanto ha richiesto che l'autore per
primo abbandonasse completamente il modo di pensare basato
sull'esperienza quotidiana. D'altronde negli stessi anni anche Freud
stava facendo qualcosa di molto simile. L'uomo pre-freudiano era
convinto che il proprio comportamento fosse completamente determinato
dalla volonta' cosciente. Ti assicuro che non e' facile abbandonare
questa convinzione (per esempio molte persone che conosco, dopo piu' di
un secolo, negano l'esistenza dei processi mentali inconsci). Hai
guardato i link che suggerivo?

D'altronde non credo che ad Einstein importasse piu' di tanto che
l'umanita' si convincesse della sua teoria, e personalmente non vedo
perche' dovremmo essere tutti convinti. Si vive benissimo anche senza
conoscere ne' la relativita' ne' il proprio inconscio. Anche se alcuni
(tra cui io) sostengono di vivere meglio grazie ad una o entrambe queste
forme di conoscenza, non e' per nulla detto che lo stesso valga per
tutti.

Cio' non vuol dire che io, per esempio, abbia una comprensione piena
della relativita'. Solo, se leggo le parole di Einstein (e di altri) non
ci trovo contraddizioni, ne' inferenze indebite. Temo che in un certo
senso abbia ragione chi sostiene che per capire la relativita' sia
necessario capire tutta la matematica che coinvolge: solo chi e' in
grado di seguire tutti i passaggi puo' toccare con mano la validita' del
ragionamento.

Per un'altro esempio di come la scienza possa ribaltare tranquillamente
le convinzioni comuni, mi permetto di consigliarti "La rete della vita"
di Fritjof Capra. E' molto semplice, ma a me e' risultato anche molto
utile.

Federico Spano'
Received on Tue Aug 01 2000 - 00:00:00 CEST

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