Re: moto vero o apparente
>
> Come fai a fare il filosofo della scienza senza masticare matematica? Se
> sei un filosofo della scienza hai studiato anche logica, e quindi
> dovresti essere stato costretto a fare anche della matematica (anche se
> non a livello di laurea in matematica certamente).
>
> Ti assicuro che quanto sopra non � detto con intenti polemici, ma il
> risultato della mia sorpresa (quello che dici cozza contro ci� di cui
> ero convinto, tutto qui).
>
> Cordialmente,
>
> Mauro Venier.
>
>
Caro Mauro, non e` una sorpresa. Io ho un fratello che tra poco finira`
il dottorato in filosofia a Londra e si occupa di temi
di o vicini alla filosofia della scienza. Mi ha spiegato che la situazione
italiana e' molto diversa da quella estera: all`estero non e` possibile
prendere una qualsiasi degree in filosofia della scienza senza avere passato
esami di matematica e fisica nelle facolta` di scienze e di logica
matematica, invece in Italia e` possibile tutto. Mio fratello si e`
laureato in Italia con una tesi in filosofia della scienza
(con uno dei massimi filosofi della scienza italiani e ben noto
all`estero ) in cui ha trattato anche parti della teoria della
relativita`, ma nessuno si e` preoccupato di sapere se l`avesse studiata
da qualche parte e nessuno gli ha chiesto di fare corsi di matematica
o fisica (ovviamente le parti piu` tecniche sono state
svolte con l`aiuto del sottoscritto). Mi ha spiegato che a parte persone
illuminate come Agazzi, Boniolo, Bellone e pochi altri, in Italia la
filosofia della scienza e` insegnata *male* perche` c`e` l`idea che
sia possibile fare della filosofia della scienza senza conoscere
minimamente i dettagli tecnici delle scienze di cui si parla...
Sia ben chiaro che riporto solo opinioni di altri, non parlo per
esperienza personale.
Spero che nessuno ne abbia a male, ma voglio riportare un aneddoto che
mi ha raccontato un mio amico fisico.
Una volta lo avevano invitato in un dipartimento di sociologia in
cui si occupano di filosofia della scienza da un punto di vista
sociologico a tenere una conferenza sulla meccanica quantistica.
Durante la conferenza era continuamente interrotto da persone che gli
chiedevano come potesse accadere che la funzione d`onda avesse una parte
immaginaria. Lui cercava di spiegarlo parlando delle ampiezze di
probabilita` e del principio di sovrapposizione che deve essere
complesso per, per esempio inglobare la descrizione con stati di
polarizzazione circolare e lineare di un fotone...
Alla fine della conferenza si e` reso conto che il pubblico credeva
che "immaginario" fosse inteso nel senso di "irreale", "fantastico..."
e che avevano interpretato cosi` fino a quel momento la MQ e che
non sapevano minimamente cosa fossero i numeri complessi...
Ciao, Valter
Received on Wed Aug 02 2000 - 00:00:00 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Mon Jan 20 2025 - 04:23:15 CET