kendy_bat wrote:
> Come indicato nell'oggetto , vorrei chiedervi
> perch� il cielo � blu ( azzurro ).
Allora, Lord Rayleigh illustr� nel 1871 che, quando la luce incide
su particelle di dimensioni molto minori della sua lunghezza d'onda,
essa subisce un tipo di diffusione, detta diffusione di Rayleigh, in cui
l'intensit� della luce diffusa � inversamente proporzionale alla quarta
potenza della sua lunghezza d'onda. Notare che, al contrario, se la
dimensione delle particelle � vicina alla lunghezza d'onda della luce,
allora la diffusione si verifica egualmente, ma la sua intensit� diventa
direttamente proporzionale alla lunghezza d'onda (diffusione di Mie).
Ora, le molecole di N2 e O2 dell'aria hanno un diametro di circa 0,2 nm,
mentre la lunghezza d'onda della luce visibile va da 400 a 700 nm, quindi
la luce visibile attraversando l'aria subisce la diffusione di Rayleigh.
Siccome la quarta potenza di 700 nm (estremo rosso) � molto maggiore di
quella di 400 nm (estremo blu-violetto), ne deriva che, quando la luce
attraversa l'atmosfera, si diffondono soprattutto le sue componenti
dell'estremo blu-violetto: quindi tanto violetto, molto blu, un po' di
azzurro e appena un po' di verde danno nell'insieme il colore azzurro
del cielo sopra di noi.
Invece agli astronauti il cielo appare nero per la semplice ragione che,
non essendoci abbastanza aria in quota orbitale o sulla luna, non avviene
alcun tipo di diffusione della luce solare. E senza diffusione, l'unica
luminosit� intensa che si vede � quella che proviene direttamente dal sole.
Quindi se non c'� aria, il sole apparir� luminoso, ma il resto del cielo no.
E che succede nel caso che la luce compia un lungo tragitto nell'atmosfera,
come avviene al tramonto? In tal caso, la luce di lunghezza d'onda minore
(blu) � gi� stata diffusa nei cieli sopra le teste di quelli per i quali
il sole non sta ancora tramontando, mentre quella che arriva a chi assiste
al tramonto � la rimanente luce non diffusa, con prevalenza di lunghezza
d'onda maggiore (rosso). Per questo motivo la luce del tramonto � rossa
e quindi colora di rosso il disco solare e le nubi vicine.
Notare che sospeso nell'aria ci pu� essere anche del pulviscolo molto fine
(fatto che implica un'aria secca): se ha un diametro vicino alla lunghezza
d'onda della luce, esso determiner� la diffusione di Mie, di intensit�
proporzionale alla lunghezza d'onda, arrossando ancora di pi� il colore
del sole, e a volte arrossando anche la luna (fenomeno della luna rossa).
Infine, poich� la zona di tale pulviscolo generalmente non dista troppo
dall'osservatore e l'aria secca ad essa correlata non promette pioggia,
ecco spiegato il noto proverbio: "Rosso di sera, bel tempo si spera".
Bye,
-= Ginzo =-
Received on Thu Aug 03 2000 - 00:00:00 CEST
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