Re: La Causa [era: Cosa c'era prima del Big Bang?]
Aanselm wrote:
> Se posso intervenire...,
Ovvio che puoi, tutti possono :-)
> direi che una posizione che rinunci al concetto
> del divenire debba necessariamente ammettere che il moto non esiste.
Dipende da che cosa intendi per "moto". In Meccanica Analitica per
esempio il "moto" e' semplicemente una funzione |R->|R^N con determinate
regolarita'. Il problema e' se questo "moto" coincide col "divenire" del
tuo tentativo di dimostrazione. Secondo me e' tutt'altro che dimostrato
che lo sia.
> Non mi e' chiaro perche' un mondo determinista non e' diveniente.
Mi sembra di averlo gia' detto, cerco di spiegarmi meglio. In un mondo
deterministico il futuro (ed anche il passato!) e' esattamente
determinato dal presente, quindi e' *contenuto* nel presente. Lo
scorrere del tempo non introduce nulla di nuovo, tutti gli istanti sono
in un certo senso uguali perche' contengono la stessa informazione. In
un senso ben preciso, formalizzabile, l'universo rimane in un solo,
preciso stato a tutti i tempi. (Per tornare all'esempio della Meccanica
Analitica, puoi formulare questa disciplina come una geometria dello
spaziotempo). Il tempo e' solo un parametro della tua descrizione, come
lo e' una coordinata spaziale, come puo' esserlo il parametro t
nell'equazione parametrica di una curva x=f(t), y=g(t), senza che
nessuno si sogni di pensare che la curva "diviene". Per fare un esempio
meno stringente, ma piu' vivace, pensa ad una sciarpa a bande
trasversali multicolori: in funzione di un parametro - la distanza da un
estremo - i colori cambiano, ma tu diresti che la sciarpa "diviene"? Io no.
Non pretendo che quanto detto sia conclusivo, ma credo che basti a
mostrare che ogni dimostrazione che si basi sul concetto di "divenire"
debba anche dimostrare che tale concetto coincide col moto fisico: e
questo direi proprio che non e' stato fatto.
> Ora il problema che si presenta e' se cio' che vediamo
> sia riconducibile al divenire oppure no.
Esatto: il problema, in questo contesto (ripeto, stiamo parlando di una
dimostrazione in ambito metafisico; si trattasse di fisica sarebbe una
cosa diversa) e' proprio quello.
> Invece, a tal riguardo, il noto pensatore italiano Emanuele Severino
> afferma esplicitamente che il divenire,
> cosi' come viene pensato dalla scienza
> e da tutto il pensiero occidentale, non esiste,
Non ho letto niente di Severino, ma francamente sono sempre diffidente
rispetto ai filosofi che parlano di scienza, ne ho viste gia' troppe...
(una delle ultime, il discorso di Ratisbona di Ratzinger, dove il futuro
Papa citava acriticamente un passo di Ernst Bloch che era, detto
eufemisticamente, tutta una castronata).
> In che senso e' inapplicabile?
L'ho detto sopra: non e' dimostrato - perche', ricorda, di dimostrazione
stiamo parlando - che il "divenire" della dimostrazione sia la stessa
cosa del "divenire" del mondo fisica.
Received on Wed Aug 04 2010 - 13:33:38 CEST
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