Re: forze gravitazionali e tensore degli sforzi

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sun, 6 Nov 2022 19:00:23 +0100

Il 05/11/2022 16:47, Elio Fabri ha scritto:

> Infatti una piccolissima tensione c'è.
> Faccio un esempio numerico.
> Invece di un ascensore prendiamo un'astronave, in due condizioni:
> a) ferma a terra sulla rampa di lancio
> b) in volo lontano da qualsiasi corpo, quindi con gravità
> trascurabile, ma coi razzi accesi che la accelerano.
[...]
> Nel caso b) invece, a parità di g1, si ha
> g2 = g1/(1 + g1*h/c^2)
> (g1 - g2)/g1 =~ h g1 /c^2 = 1.1x10^(-14)

Io non capisco perché si dovrebbe chiamare tensione quella che hai
calcolato al punto b).
A me pare che la
(*) g2(x) = g1/(1 + g1*x/c^2) con 0<=x<=h
sia proprio la "distribuzione di accelerazione" che dovrebbero dare i
razzi all'astronave nel caso questa fosse *non rigida* per mantenerne in
ogni punto inalterata localmente la distribuzione di massa. In sostanza,
se l'astronave fosse fatta di acciaio o di gelatina non ci sarebbe
alcuna differenza se i razzi distribuissero l'accelerazione secondo la
(*) che quindi, proprio per questo motivo, a me pare che dovrebbe essere
considerata come condizione di *assenza* di tensione.
Naturalmente i razzi veri fanno altro, ma, come è ovvio, non è questo il
punto. A me pare che il tensore degli sforzi dovrebbe essere considerato
nullo in condizioni tali che un "cubo di gelatina" rimane tale, no?

Bruno Cocciaro

-- 
Questa email è stata esaminata alla ricerca di virus dal software antivirus AVG.
www.avg.com
Received on Sun Nov 06 2022 - 19:00:23 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:15 CEST