af4409162_at_gmail.com ha scritto:
> ho trovato questi suoi appunti di Fisica generale divisi in cinque
> parti e visto che questi scritti sono -vecchi- di circa 30 anni vorrei
> chiederle se ad oggi lei cambierebbe qualcosa (magari una sola parola
> al posto di un'altra) oppure li ritiene sempre validi?
Intanto ti correggo, perché le parti sono sei. Sospetto che ti manchi
la sesta.
> P.S. Capisco che la mia una domanda forse sciocca, perché per
> cambiare come ho detto qualcosa lei dovrebbe ricordarsi <a memoria>
> quello che scrisse oppure rileggerlo...
Non è sciocca, per più ragioni.
In primo luogo le due alternative non si escludono: potrei voler
cambiare qualcosa e al tempo stesso ritenerli ancora validi.
Secondo: la spinta a cambiare doveva venire prima di tutto dalla prova
sul campo, ossia dai risultati riscontrati sugli studenti.
Purtroppo questo mi è mancato, perché ho potuto tenere il corso per
due soli anni: 1990-91 e 19991-92.
Non per mia volontà, ma per le regole non scritte degli equilibri
accademici: io lo tenevo solo per supplenza, ma quel corso *spettava*
a un fisico sperimentale delle alte energie.
Colui che era il titolare naturale secondo queste regole rientrò
(credo da un congedo) e prese il corso a partire dal 1992-92.
Chiamiamolo X.
Mentre io avevo speso un grosso impegno a preparare quel corso,
secondo una linea pensata da me e di cui quegli apunti sono la traccia
scritta, X era famoso nell'Istituto per non avere il minimo interesse
didattico: per lui gli esperimenti erano davanti a tutto; era
leggendario per l'ingegno che metteva nello sfuggire ai compiti di
docente.
Fosse solo per questo, X era il meno indicato ad assumersi il compito
di tenere il corso base del primo anno.
Al contrario, io mi dedicai intensamente al corso. A parte le lezioni,
seguivo da vicino le esercitazioni, anche andando spesso ad assistere
a uno all'altro dei 4 gruppi in cui gli studenti erano divisi.
Potevo così avere un'informazione diretta sulle loro difficoltà, e già
al secondo anno apportai alcune varianti motivate anche
dell'esperienza fatta nel primo anno.
Ovviamente tutto questo non ebbe la minima importanza nella decisione
di esonerarmi da quell'insegnamento.
Ho scritto questo per chiarire che dopo il 1992 le modifiche agli
appunti avrebbero potuto essere solo concepite a tavolino, ma era
venita a mancare l'esperienza diretta e anche la motivazione.
Potrei ipotizzare che a distanza di 30 anni le caratteristiche della
popolazione studentesca siano piuttosto cambiate. In modo
siperficiale, posso supporre che oggi quel corso sarebbe tropo
difficile per gran parte degli studenti.
Inoltre la riforma 3+2 entrata in vigore credo dall'AA 2000-2001 i
corsi sono stati riorganizzati (su base semestrale) e quindi un corso
come quello di Fisica generale I che esisteva ai miei tempi (80 ore
annuali di lezione) non esiste più.
La materia è stata riorganizzata e divisa in più semestri.
Terzo. Tutto questo non sigifica che quelle Lezioni non abbiano più
senso. Anzi potrei dire l'opposto, in quanto un effetto della nuova
struttura è stato di togliere unitarietà e quindi organicità alla
materia, oggi trattata da più docenti.
Ma il discorso è complesso, si possono vedere i pro e i contro, quindi
non vado oltre.
Se la cosa interessa, posso entrare in qualche maggiore dettaglio sui
contenuti innovativi che il mio corso presentava allora (e che forse
lo sarebbero ancora...)
--
Elio Fabri
Received on Fri Dec 02 2022 - 15:10:53 CET