Re: Popper, Kuhn, Lakatos e altri...
Elio Fabri <fabri_at_mailbox.difi.unipi.it> wrote:
Sul fraintendimento di Popper sono stati scritti interi thread su
it.scienza e altrove. Popper usava la "falsicabilit�" solo come
criterio di demarcazione tra una teoria che si poteva definire
scientifica e una che non lo era.
Il suo dire che anche un milione di prove (i cigni bianchi mi pare
dicesse...) non garantiscono che la teoria sia "vera" � stata spesso
interpretata come se tutto quello che gli scienziati affermano sia
falso! mentre Popper stesso dice che ogni prova positiva corrobora a
inverare una teoria, nessuna prova la render� mai vera in assoluto, ma
insomma affidabile s�.
CUT OBBLIGATO DAL MODERATORE
> Einstein ne diede la spiegazione senza aspettarselo: la rel.
>gen. prevedeva appunto la precessione, nella misura osservata.
Nella misura osservata? Non � rimasto un lieve ritardo non spiegato?
Altro fraitendimento avviene spesso con Kuhn: un conto � notare come
l'ambiente culturale "costringa" il pensiero scientifico su certe
strade piuttosto che su altre (basti per tutti il bravo Aristotele,
gran capoccione dell'antichit� che non si sogn� mai di verificare che
due corpi di diverso peso cadevano insieme, probabilmente per il farlo
era servile e distrugeva la bellezza del pensarlo), un conto � dire
che le teorie scientiiche sono delle mode, tipo la new Age!
> Se puo' valre la mia testimonianza soggettiva, potrei
>definirmi un kuhniano, ma niente affatto relativista (e poi non porto
>cravatta :-)) ).
Abbiamo almeno un punto in cmune: mai portata la cravatta, neppure
quando negli anni Cinquanta ero impiegato di banca e il mio capufficio
ogni mattina mi rimproverava per questo, lui sentndosi a suo agio con
un pezzetto di stoffa colorata legato intorno al collo...
CUT OBBLIGATO DAL MODERATORE
>uscire da quel paradigma.
E l'altra � che pi� facile da maneggiare e d� ottimi risultati in
quasi tutti i casi della vita macro...
CUT OBBLIGATO DAL MODERATORE
>A parte la convenienza pratica e le eventuali
>complicazioni, si potrebbe davvero fare a meno della m.n.?
>Noto di passaggio che lo stesso preciso problema c'e' anche per la
>m.q...
mmmh. Qui andiamo nel difficile.
Scendendo di uno scalino: stavo cercando, senza riuscirci, di
calcolare gli eventuali punti lagrangiani che si potrebbero formare
tra il Sole e l'ipotizzato pianetone o nana scura (10 volte la massa
di Giove e pi�) che in teoria dovrebbe orbitare tra 1 e 2 anni luce di
distanza dal Sole.
Ho trovato le equazioni di base in rete ma non capisco a che si
riferiscono quando parlano del "third small body": i punti
langrangiani necessitano di tre corpi? nelle equazioni non c'� traccia
di una terza massa. Un aiutino?
Ernesto
Received on Fri May 05 2000 - 00:00:00 CEST
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