Dino Bruniera, il 5, l'8 e l'11.04.2000, e altri negli stessi
giorni, si sono occupati dell'argomento 'etere' e del
concetto moderno di 'vuoto' , come mezzi di propagazione
delle onde elettromagnetiche (e.m.) e delle azioni
gravitazionali. Sono stati accennati alcuni passi dal
libro di Max Born 'La sintesi einsteiniana' , Cap.5.
Io aggiungerei, sempre dallo stesso capitolo, un altro
passo, e precisamente:
'Da questo momento l'etere come sostanza materiale
scompare dalla teoria e viene sostituito dal 'campo
elettromagnetico', inteso come un utile strumento
matematico per la descrizione dei processi che
avvengono nella materia e delle loro relazioni' .
Quindi proporrei di seguire l'argomento nella
sequenza storica: etere - vuoto - campo e.m. e
campo gravitazionale.
Possiamo superare la dizione di 'etere', che e'
stata sede di tanti equivoci nel secolo XVIII, secolo
di studio e di ricerca di proprieta' dell'etere; ma,
secondo me, la Comunita' scientifica dovrebbe
anche superare la dizione equivoca di 'vuoto' come
sede di propagazione delle azioni elettromagnetiche
e delle azioni gravitazionali.
Si veda, per esempio, in D.Halliday-R.Resnick,
Fisica 2, Cap.39-4: 'Naturalmente per la
propagazione della radiazione acustica e'
necessario un mezzo come l'aria. ... A differenza
di quanto accade per le onde sonore, per le onde
e.m. non e' necessario un mezzo materiale. ...
Cosi' l'energia elettromagnetica puo' essere
irradiata dalla terminazione della linea di trasmissione
sotto forma di onde e.m. nel vuoto. '
Effettivamente questo concetto di vuoto usato
nella fisica corrente e' equivoco. Si tratta si' di
vuoto di materia, ma 'pieno' di campi elettromagnetici
e di campi gravitazionali, come e' facile dimostrare
teoricamente con la teoria dei campi e come viene
pure dimostrato sperimentalmente nell'effetto
Casimir.
Citerei, al riguardo, un articolo di Tullio Regge,
'Il vuoto dei fisici', (Da L'Astronomia n.18, Sett/Ott.
1982) 'Il vuoto e' tutt'altro che vuoto' , articolo
che termina con le parole 'Diamoci quindi da fare
a studiare il vuoto: ci attendono delle sorprese' .
Citerei anche un articolo di Timothy H. Boyer,
'Il vuoto classico' , (Da Le Scienze, n.206, ottobre
1985) 'Non e' affatto vuoto: anche se da una
regione di spazio si eliminano la materia e la
radiazione termica, il vuoto della fisica classica
rimane pieno di una tipica configurazione di campi
elettromagnetici.' (e di campi gravitazionali, avrei
aggiunto io).
Giustamente quindi Giorgio Pastore su questo
stesso argomento, l' 11.04.2000 ha accennato,
alle ben note proprieta' del 'vuoto' , per i campi
e.m., la 'costante dielettrica' e la 'permeabilita'
magnetica' che sono le due proprieta' fondamentali
del campo elettromagnetico.
E si potrebbe, e secondo me, si dovrebbe aggiungere
per il campo gravitazionale alle due proprieta'
analoghe e cioe' la 'costante di isolamento
gravitazionale' e la 'permeabilita' gravitazionale',
le due proprieta' caratteristiche del campo
gravitazionale, pure queste proprieta' fondamentali
per il rispettivo settore (proprieta' purtroppo finora
poco note). Per un opportuno approfondimento,
consiglierei la lettura del mio elaborato : 'Le proprieta'
del 'vuoto', vecchie e nuove', 1991.
Sono concetti utili o addirittura importanti quelli
esposti, come sottolinea Dino Brumiera?
Io ricorderei che Gerard 't Hooft, recente premio
Nobel, tra le altre cose ha anche indicato il luogo
dove potrebbero celarsi delle nozioni rivoluzionarie
per la nuova fisica: ' il vuoto e la sua ben definita
energia'. (Si riveda l'articolo di Pietro Greco,
'Sulla soglia della teoria del tutto', articolo in
parte riportato su questo stesso NG da Frank
Sinatra il 25.11.1999).
Rimarro' a disposizione degli interessati per
gli eventuali chiarimenti o approfondimenti.
Cordiali saluti
Italico Paludet - Pordenone
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Analogico
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Received on Mon Apr 17 2000 - 00:00:00 CEST