Ale ha scritto nel messaggio ...
+AD4-So che +AOg- un argomento passato di moda, ma ieri, studiando Letteratura
+AD4-Latina ho scoperto che Marziale(40-102 d.C.) ha scritto un epigramma
+AD4-funebre per un ragazzo morto per la caduta di un blocco di ghiaccio. Non
+AD4-so di preciso dove sia avvenuto il fatto, ma di sicuro tra Roma e la
+AD4-Spagna (dove sono caduti i blocchi). Non trovate sia una coincidenza
+AD4-curiosa?
Il problema +AOg- se il blocco di ghiaccio a cui fa riferimento Marziale sia
caduto dal cielo o da un cornicione.
Che dice nell'epigramma?
Non so se hai letto lo squallido articolo apparso su +ACI-Le Scienze+ACI- di questo
mese intitolato +ACI-Il carnevale dei cieli+ACI- di Alberto Cesare Ambesi.
L'articolista fa riferimento agli episodi storici di misteriose cadute di
ghiaccio dal cielo, e non accenna a nessuna spiegazione nell'articolo, salvo
poi, nel titolo e nel commento all'unica foto dove dice +ACI- A un mese dalle
prime +ACI-cadute+ACI-, i blocchi di ghiaccio si sono rivelati quasi tutti burle.
Posso darti il mio parere al riguardo.
Per quanto riguarda gli episodi storici ti cito uno degli esempi da lui
riportati : dal +ACI-Times+ACI- del 7 aprile 1860, durante una nevicata a Upper
Wasdale, erano caduti blocchi di ghiaccio cos+AOw- grossi che a distanza
sembravano un gregge di pecore.
Gli altri sono ancora pi+APk- stringati, tanto da non consentire commenti.
Ma vediamo quali erano le caratteristiche della pioggia di blocchi di
ghiaccio avvenuta ultimamente.
La prima e pi+APk- importante cosa da considerare +AOg- che non si +AOg- trattato di
pioggia, nevicata o grandinata, nel mezzo della quale sono caduti blocchi di
ghiaccio fuori misura.
Eravamo in condizioni di alta pressione, freddo eccezionale, con cielo
terso, e i blocchi sono caduti in maniera del tutto isolata.
Intendo dire che, se in mezzo a dieci miliardi di chicchi di grandine di
circa un centimetro di spessore, ne cade uno da cinque o dieci centimetri
non desta meraviglia, ma se blocchi da tre a sette chili cadono in maniera
isolata il ragionamento cambia.
Si trattava in genere di ghiaccio di acqua abbastanza pura, non so se sia
stato confermato ma si disse pure che in qualcuno fossero state trovate
tracce di lubrificante d'aeroplano.
Parecchie delle cadute si sono avute in prossimit+AOA- di aeroporti.
A chi ipotizzava che potessero cadere dagli aeroplani, le compagnie aeree si
sbrigarono a rispondere che le ali degli aeroplani sono riscaldate proprio
per evitare la formazione di ghiaccio.
Questo +AOg- vero, ma non +AOg- riscaldato il resto dello scafo n+AOk- i vani carrello.
Il ghiaccio +AOg- un materiale molto aderente, e se si stacca in genere lo fa
perch+AOk- sottoposto a sforzo, per esempio lo pu+API- fare durante l'apertura dei
portelli dei vani carrello e durante l'estrazione dei carrelli.
Gli aeroplani sono realizzati in lega d'alluminio, materiale altamente
conduttore.
In quei giorni le temperature in quota dovevano aggirarsi tra i -30 e
i -50+ALA-C.
Al momento del rientro nella bassa atmosfera pertanto, in condizioni di
temperatura ed umidit+AOA- maggiore, era del tutto inevitabile che velocemente
si formasse del ghiaccio, che si distaccava all'apertura dei carrelli.
Per convincersene basta fare la prova col proprio congelatore. Lasciateci
raffreddare una lastra di alluminio e vedete cosa succede quando la tirate
fuori. Immediatamente si ricopre di ghiaccio.
In realt+AOA- si sarebbe potuto evitare non la formazione, ma il distacco del
ghiaccio, aprendo i carrelli in quota, ma le compagnie aeree, che di sicuro
ben conoscono il fenomeno, hanno preferito rischiare la caduta di qualche
blocco e i conseguenti danni provocati anzich+AOk- sottoporre ad un atterraggio
poco confortevole i propri passeggeri.
Ovviamente questa risposta non +AOg- proponibile per l'episodio da te citato al
tempo dell'antica Roma. Ma serve a far rientrare nel campo della normalit+AOA-
un episodio che ha avuto le spiegazioni pi+APk- fantasiose ed esilaranti che
abbia sentito negli ultimi anni.
Ciao, Mauro.
Received on Sat Mar 25 2000 - 00:00:00 CET
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