mail a "L'astronomia"

From: gennaioli <gennaioli_at_tiscalinet.it>
Date: 2000/03/10

Ho inviato un messaggio mail al mensile " L'astronomia" circa un articolo a
firma Di Martino apparso nel numero di marzo.

L'articolo, molto interessante, parla di carotaggi al ghiaccio antartico al
di sopra di un enorme lago sotterraneo, sito a circa 4 km di profondit�;
sono rimasto perplesso per� su una conclusione dell'autore.
Egli afferma infatti che " se le trivelle perforessero la calotta di
ghiaccio che ricopre il lago l'acqua potrebbe uscire in superfice con una
pressionen spaventosa"

Io concordo assolutamente, in termini generali, sul grave rischio di
contaminazione di questo ambiente sconosciuto, in termini batteriologi,
chimici, termici ecc. La possibilit� di fuoriuscita a pressioni spaventose,
o forse della fuoriuscita in s� mi lascia invece perplesso e vorrei sapere
che ne pensate.

 segue il testo della mail alla rivista

...........


" Ho letto con molto interesse, come del resto faccio sempre, il Vostro
numero di marzo 2000 ed ho apprezzato tra altre cose l'articol di Mario Di
Martino su campioni di ghiaccio antartici

Ho avuto per� una perplessit� nel leggere che " se le trivelle perforassero
la calotta di ghiaccio che ricopre il lago, l'acqua potrebbe fuoriuscire in
superficie con una pressione spaventosa..".

Mi chiedo cio� come ( e se si in che misura ) la massa di ghiaccio
soprastante il grande lago sotterraneo possa avere una densit� media
nettamente superiore a quella dell'acqua ed oltre a ci�, in qualche modo,
non "galleggiare" su di esso.

Una fuoriuscita tipo vaso comunicante potrebbe essere provocata da un
qualche gradiente di densit� del ghiaccio via via accumulatosi e compresso
sotto il suo stesso peso; ovvero da un progressivo aumento, con la
profondit�, del peso specifico del ghiaccio; e questo sembra anche
plausibile. Il tutto in ipotesi che per qualche motivo la massa di ghiaccio
non sia comunque il equilibrio idrostatico con il lago sottostante.

In definitiva alla quota, per esempio, meno 4000 metri dal suolo dovrebbe
crearsi una condizione di pressione sull'acqua superiore a 400 atmosfere,
tale da comportare al piano di campagna, 4 km pi� s� , una pressione ( od un
altezza di falda ) residua residua tale da provocare fuoriuscite; questo a
dispetto di attrito, ostrusioni per nuovo congelamento ecc.


Mi sembra del tutto certo e drammatico, invece, il rischio di
contaminazione di questo ambiente naturale sconosciuto, con conseguenze
assolutamente imprevedibili: da poco o nulla fino all'ipotesi di catastrofe
planetaria. Sono lungi - voglio chiarirlo - quindi dalla noncuranza verso
questo grande lago sommerso o verso l'ambiente in generale.


Con sola ambizione di risposta saluto cordialemente

Nicola Gennaioli

Gennaioli_at_tiscalinet.it 06/2252076 0337/200986"

grazie e buoni cieli a tutti

Nicola
Received on Fri Mar 10 2000 - 00:00:00 CET

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