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From: gennaioli <gennaioli_at_tiscalinet.it>
Date: 2000/03/25

Luke <dark-templar_at_libero.it> wrote in message
TiWB4.34172$C24.378870_at_news.infostrada.it...
>


> ..... non interessa a nessuno imparare ed approfondire
> a prescindere dalle tematiche trattate, viene assimilato solo ci� che si
> reputa necessario per la futura professione e per i futuri esami, lo
sterile
> tecnicismo � assimilato allo scopo di saperlo ripetere acriticamente,
> l'esercizio viene fatto meccanicamente nella maniera pi� proficua, ho
visto
> esercitatori che venivano criticati perch� si permettevano di approfondire
> certe tematiche che permettevano di capire cosa stava alla base della
> materia e quindi non facevano esercizi a raffica che gli studenti non
> potevano "non capire" e acquisirne meccanicamente il metodo di
risoluzione;
> la cosa grave � che i docenti tendono ad assecondare questo atteggiamento
> degli allievi che io modestamente ritengo erroneo.
>....
.......
> A mio parere un'ingegnere dovrebbe essere come un moderno tecnologo che
> forte della sua ineccepibile preparazione "doma le forze della natura"
> mediando il suo bagaglio scientifico con una pragmaticit� (cio� una
capacit�
> di adattarsi a situazioni pratiche nel mondo reale) tale da adoprarsi per
> "migliorare sempre un po' di pi� la condizione umana"; scusate il
> romanticismo forse un po' troppo marcato, ma questa � per sommi capi la mi
>


Caro Luca, se le cose stanno cos� come tu dici � una faccenda piuttosto
grave.


Io che ti scrivo sono un ingegnere, meccanico, di 37 anni, che per mestiere
svolge la professione; credo quindi di poterti dare un opinione pertinente,
spero nemmeno OT rispetto al ng.

Sar� stato fortunato ma nel corso dei miei studi universitari non mi sono
mai imbattuto in un atteggiamento del genere da parte dei miei professori,
anzi di solito erano loro e i loro assistenti a tacciarci di meccanicismo e
di superficialit� nel nostro modo di apprendere.
Certo, indubbiamente il corso di studi risentiva di un atteggiamento
"utilitaristico" nei confronti dei mezzi matematici e delle nozioni
fisiche, ma questo veniva sofferto, pi� che incentivato. Il semplice fatto
per� che io segua questo ng ti dice come sia ancora incuriosito ed
affascinato da molti di questi temi, che in effetti non ho avuto modo di
approfondire o affrontare a 360 gradi (tanto che di alcuni msg mi sfugge
francamente il senso )
Ti assicuro per� che questo interesse non nasce solo da un mio capriccio o
disposizione personale ma anche dall imprinting della mia educazione.

Morale, non � detto che tu abbia sbagliato facolt�, pu� darsi che "quella"
facolt� non sia all'altezza.

Nel merito della tua scelta iniziale e del tuo ripensamento devo dirti
per� che ( questo si!) effettivamente la tua concezione della professione �
romanzata.

La figura dell' ingegnere che doma la natura, se mai � esistita, � a mio
avviso falsa ed erronea, romanzata, ottocentesca se vuoi
Ti assicuro che la "natura" � tuttaltro che disposta a farsi domare; ti
cito al proposito, e non � un caso, la tragedia del Vaiont, di cui noi
 come tecnici in generale ) portiamo l'onta.

L'archetipo dell'ingegnere �, in realt�, quello di una persona preparata che
svolge correttamente un mestiere, in definitiva una persona onesta al
servizio delgi altri; qualcosa di analogo a quello che si diceva dei dottori
di una volta che non ce ne sono pi� ecc. ecc.
Beh per noi ingegneri ancora � un p� cos�, pochino magari, ma � ancora cos�;
sbaglier� ma mi piace pensare che per noi lo sia di pi� che per altre
professioni come il medico, l'avvocato, il commercialista ecc.

Non ti ho citato la professione del fisico, e non � un caso.
Non che i fisici non lavorino, ci mancherebbe, ma a me sembra che la
scelta delle scienze fisiche non sia un mestiere, ma una passione.

In sostanza tu devi decidere, anche in funzione del tuo futuro, se:

a) hai una smisurata passione, gioia e talento per le questioni fisiche,
tanto la lasciare indietro e rendere tracurabili svariate altre
considerazioni come il lavoro, il reddito, la famiglia, la casa, i figli
ecc ecc.

b) hai una discreta propensione per le scienze fisiche ma non tale da
sacrificargli tutto il resto, queso perch� la propensione non � poi cos�
massiccia o perch� il futuro ti appare cupo.

Bada bene, ci sono fisici ben abbienti e sereni per il loro futiuro cos�
come ci sono ingegneri disoccupati e cassintegrati a bizzeffe; ma la logica
delle cose, l'attuale ordinamento sociale, l'esperienza se vuoi, porta a
pensare che un mediocre studente di ingegneria trover� comunque lavoro,
mentre un ottimo studente di fisica potr� avere difficolt� a mettere insieme
il pranzo con la cena.

In bocca al lupo Nicola
Received on Sat Mar 25 2000 - 00:00:00 CET

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