Re: Paradosso di Bertrand

From: Angelo “giannimorlacchi” M. <giannimorlacchi_at_gmail.com>
Date: Sat, 24 Dec 2022 03:10:34 -0800 (PST)

Il giorno martedì 20 dicembre 2022 alle 07:50:02 UTC+1 Bruno Cocciaro ha scritto:
...
 E non lo capisco perché non riesco a immaginare cosa
> potrebbe essere un "esperimento in grado di decidere in merito alla
> validità di teorie che prevedano variabili nascoste non locali". In
> generale, quando sento "variabili nascoste non locali" è come se mi si
> chiudesse il cervello e mi viene da dire: "allora mi tengo
> l'interpretazione ortodossa, almeno lì è chiaro cosa c'è di strano. Se
> la stranezza la devo spostare altrove, poi mi tocca capire se e perché
> la nuova stranezza dovrebbe essere meno strana della precedente e, in
> ogni caso, mi rimarrebbe ugualmente l'impressione di brancolare nel buio".
>
> Per quanto rigurda le valutazioni serie, beh, ce ne sono tali da far
> "ragionevolmente supporre" che possa essere corretto quanto ti diceva
> recentemente Elio Fabri (direi che in larga maggioranza oggi si dica
> "sia pressoché certo" al posto di "possa essere corretto"), cioè che
> "oggi abbiamo evidenze sperimentali che così non è" cioè non ci
> sarebbero le variabili nascoste e le probabilità che si hanno in mq
> sarebbero quindi non epistemiche.
>
> Per quanto mi riguarda non si scappa. O si confutano quelle "valutazioni
> serie", oppure si gira a vuoto.
> Però, indipendentemente dalla fede che uno possa o meno avere, finché si
> rimane in ambito scientifico, direi che si possa non considerare seria
> una confutazione del tipo: "poniamo che intervenga la mano di Dio che
> ipotizziamo essere ovunque e sempre, e che sia quella la variabile
> nascosta (non locale ovviamente perché è proprio caratteristica
> specifica di Dio la non località) che giustificherebbe in maniera
> epistemica le probabilità che abbiamo in mq".
...

Be', pongo la questione in altro modo.
Quando due teorie fisiche sono equivalenti?
Le due teorie devono essere diverse, altrimenti sarebbero una sola.
Si potrebbe rispondere: quando conducono agli stessi risultati, quando soddisfano allo stesso modo i dati sperimentali disponibili.
Non basta, perchè potrebbero rendesi evidenti nuovi dati.
Deve esistere un criterio più generale per affermare questa "equivalenza".
Le due teorie devono essere falsificabili, perchè altrimenti non sarebbero fisica.
Come stabilire quando la falsificazione di una teoria conduce necessariamente alla falsificazione dell'altra?
Received on Sat Dec 24 2022 - 12:10:34 CET

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