Re: R: Universi, onde e big bang.
Axel Famiglini ha scritto nel messaggio ...
>
>
>ho provato a fare la prova con la formula da te suggeritami.
>
>u= (v1+v2)/(1+(v1*v2)/c^2)
>
>ovviamente qualunque numero superiore a c inserisca nella formula alla fine
>il risultato � sempre c.
>Tutto ci� concorda con la mia teoria.
Non prenderla come una pedanteria ma la tua non � una teoria, per ora � solo
un insieme di idee fantasiose.
>Dal nostro sistema di riferimento un
>oggetto viagger� al massimo a v=c. Oltre c il nostro oggetto cambia sistema
>di riferimento e al massimo anche nel nostro nuovo sistema di riferimento
>potr� sempre viaggiare a v=c.
Non capisco assolutamente nulla: che vuol dire che a c il nostro oggetto
cambia sdr, diventa per caso non inerziale oppure da non inerziale che
doveva essere in quanto stavamo parlando di accelerazione passa ad essere
inerziale; insomma che cosa vuoi dire? poi che cosa lo cambia fare se tanto
potr� sempre viaggiare a c?
>Solo se ci trovassimo in un sistema di
>riferimento assoluto rispetto a tutti gli altri potremmo notare che la v>c.
>Il sistema assoluto tuttavia � stato negato da Einstein e che ci sia o non
>ci sia non mi importa pi� di tanto.
Comprendo che il fatto di essere stato negato da Einstein non vuol dire
nulla ma dovrebbe essere almeno un po' indicativo no? Stai affermando pari
pari che se noi ci trovassimo in uno stato alla "dio trascendentale"
potremmo osservare degli oggetti muoversi a v>c. Bene ti rammento solo a
titolo informativo che per un fisico un punto di vista da cui non puoi
osservare � un punto di vista che non esiste (pensa vagamente al principio
di indeterminazione).
>Superando c superiamo la nostra realt�.
>Per le lunghezze si deve ricorrere ai numeri complessi che da punto di
vista
>reale non hanno senso.
"superando c superiamo la nostra realt�" sono senza parole, la frase non ha
bisogno di commenti. Per il fatto poi che i numeri complessi non abbiano un
senso reale questa � una tua personalissima opinione che scaturisce dalla
(suppongo) non conoscenza di certe applicazioni matematiche alla fisica (le
eq. diff. senza i numeri complessi non servirebbero a un ciufolo, e per quel
che ne so tutta la trattazione quantistica idem, per non parlare dello
spazio tempo di minkowski dove nella 4 coordinata guarda caso c'� mister i
unit� immaginaria.....).
>Ti faccio un esempio. Abbiamo un oggetto che viaggia
>a v=c. Dal nostro punto di vista la sua lunghezza � uguale a zero. Invece
>utilizzando un sistema di riferimento puntato sull'oggetto, esso ha la
>lunghezza originaria di quando la sua v era uguale a 0.
Tutto questo discorso � una falla: nessun oggetto per ovvie ragioni a
lunghezza 0 ed anche se ce l'avesse non riusciremmo certo a misurarla quindi
� come se non ce l'avesse.
Il fatto � che stai cercando di interpretare cosa succede in zone dove le
entit� di cui discuti non � che non esistono ma proprio non sono definite, �
come se tu volessi cercare di capire che cosa fa la funzione f(x)=1/x in
x=0, in quel punto la funzione non � DEFINITA, non esiste, non ce la puoi
far stare ! Lo stesso vale per la relativit� (con le dovutissime differenze
� ovvio) non puoi pensare ad un oggetto dotato di una certa lunghezza quindi
di una certa massa che si muova a velocit� c, ovvero non puoi pensare un
oggetto con infinita energia pech� sono delle singolarit� che non hanno
alcun senso fisico, e non ci puoi girare tanto intorno per cercare di
superarle: sono una caratteristica intrinseca della natura.
>Quindi dal momento
>che noi vediamo lo spazio dell'oggetto contratto a l=0, anche se esso si
>muovesse nel suo nuovo sistema di riferimento, noi lo vedremmo ( se
>riuscissimo a vederlo) sempre a v=c. E' come se vedessi un uomo che alza e
>abbassa le gambe per camminare ma non andasse n� avanti n� indietro. Lui
>rimane l� fermo anche se nel suo sistema di riferimento sta effettivamente
>camminando.
>Spero di essere stato un po' pi� chiaro.
>--
>Ciao e a presto
>
>Axel
Per la verit� quest'ultimo passagio credo di non averlo ben capito, ma
comunque continuando a valere le cose pi� s� dette non ha molto senso
parlarne. Spero che tu non te la prenda, � possibile che i miei commenti
siano un po' duri, ma ti assicuro che sono portati a fin di bene: non si
possono costruire teorie (con un minimo di validit�) partendo da
considerazioni che non hanno nulla a che vedere con le consolidate teorie
fisiche o che prendono come punto archimedeo esperienze non ossevabili per
principio (come la trasmigrazione delle realt� passando oltre v=c, ecc...)
Saluti
Adriano Amaricci
<<< Hai gli occhi di tuo padre, hai i capelli di tuo padre, hai le mani di
tuo padre, hai la bocca di tuo padre, hai il profumo di tuo padre, aho me
sembra de sta co' tu padre; hai piedi di tuo padre, hai le caviglie di tuo
padre, hai le cosce di tuo padre, hai fianchi di tuo padre, aho speriamo che
almeno qualcosa ce l'hai di tua madre>>>
"Dado e le pastine in brothers"
Received on Tue Feb 29 2000 - 00:00:00 CET
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