Re: fisica e ingegneria

From: Giacomo Fiorin <fiorinm_at_tin.it>
Date: 2000/01/25

Io studio fisica e ho scelto l'indirizzo nucleare: non mi soffermer� a
descriverti le differenze tra i due corsi di laurea, che Marco ti ha
gi� espresso molto bene.
Credo per� che per indirizzarti verso una scelta ragionata sia giusto
anche illustrarti quali sono i punti di contatto. Tralasciando gli
aspetti pratici del lavoro del fisico sperimentale, che si sono resi
tanto complessi in questo secolo da fare s� che sia spesso impossibile
fare ricerca in un laboratorio senza l'aiuto degli ingegneri (e non
parlo naturalmente solo della costruzione degli impianti), il punto
chiave � l'introduzione nella vita di tutti i giorni delle scoperte
sensazionali della fisica del novecento. Non so se ne hai sentito
parlare, ma le propriet� dei semiconduttori come il silicio sono
comprensibili pienamente solo nell'ambito della fisica quantistica. Di
qui il grande numero di fisici della materia che lavorano nel settore
privato, quasi del tutto fuori dall'ambito della ricerca fondamentale.
Un altro caso � il lavoro di ricerca sulla fusione nucleare
controllata con la tecnica del confinamento magnetico, che � arrivata
oggi ad un punto tale che l'intervento dell'ingegnere � assai pi�
rilevante di quello del fisico.
Spero che questi due esempi bastino a farti capire come i due corsi di
laurea siano s� diversi, ma non manchino assolutamente le occasioni in
cui fisici ed ingegneri lavorino a strettissimo contatto. La
differenza quindi non sta tanto nel tipo di problema a cui un fisico o
ingegnere si dedica, ma nell'approccio con cui si accinge a
risolverlo. Per questo ritengo che nella scelta tu debba porre
l'accento pi� sul tuo carattere e sul tuo metodo di studio, che non
sull'aspetto pi� concreto di ci� che vuoi "fare da grande".
Buona scelta.
Giacomo
Received on Tue Jan 25 2000 - 00:00:00 CET

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