Re: R: Attrito e I principio termodinamica
Valter Moretti wrote:
>
> > Tu come la vedi? Io ho risolto la cosa, ma spero di sbagliarmi, se no libri
> > universitari di Fisica I ci farebbero una ben magra figura...
>
> Proprio prima di chiudere: bisogna tenere conto del lavoro degli
> sforzi interni...
>
> Ciao, Valter
Ho solo 5 minuti, quello che volevo dire e' quanto segue.
Prendendo una porzione di un continuo generico. In termomeccanica dei
continui il primo principio si puo' scrivere in due equazioni
distinte: K energia cinetica U energia potenziale gravitazionale
1) Delta K + Delta U = Le + Li
2) Delta e + Li = Q
che insieme forniscono la formula piu' comune (quella di Fisica I):
3) Delta K + Delta U + Delta e = Q + Le
MA E' ESSENZIALE QUI NOTARE CHE 1) E 2) VALGONO SEPARATAMENTE.
Dove Li e' il lavoro SUL continuo dovuto agli sforzi interni, Le quello
delle forze SUL continuo esterne (poi si dividono in forze esterne di
volume e di superficie) e e' l'energia interna DEL continuo
termodinamica e Q e' il calore ENTRANTE nel continuo (che a sua volta si
divide in due parti: di volume e di superficie)
Nel caso in esame possiamo ritenere lecito che (tieni conto che
K tiene conto anche del moto attorno al CM, ma possiamo pensare
plausibile all'inizio e alla fine l'energia cinetica TOTALE sia nulla)
delta K = 0, delta U =0, Q = 0
Quindi rimangono le due equazioni compatibili:
Delta U = mg Delta h = Le + Li (h e' l'altezza del CM)
Delta e = - Li.
L'energia interna aumenta perche' c'e' *dissipazione interna* di lavoro
e Delta h < 0 proprio a causa di tale dissipazione. Se l'urto fosse
ELASTICO perfettamente, sarebbe Li = 0, Delta e = 0, Le = 0
Delta h = 0.
Ciao, Valter
Received on Wed Jan 19 2000 - 00:00:00 CET
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