Re: Curvatura dello spazio tempo
Il 27/01/23 06:37, gino-ansel ha scritto:
....
> in tal caso nella tua risposta <...non c'entra molto...> "molto" non ci voleva,
> altrimenti l'ipotesi proposta non è da escludere,
Il fatto è che se tu formuli domande confuse per mancanza di conoscenza,
le risposte non possono essere nette. Puoi leggere il "molto" come una
forma sfumata per dire "non sai di cosa stai parlando". Se preferisci
questa risposta diretta non mi farò scrupoli.
...
>> "Spiegare" una legge di forza elementare non è cosa facile. La
>> primissima difficoltà sta nel focalizzare meglio cosa vorrebbe dire
>> "spiegare".
>
> la deformazione dello spaziotempo non crea una specie di geodetica che "guida"
> il moto dei corpi? Questa a me pare una "spiegazione" fisica mentre la deformazione
> spaziotemporale non è cosa che la mia mente riesca a visualizzare e quindi a me
> non risulta essere una spiegazione "fisica".
Ecco, se rileggi questa frase ti renderai conto che suona incoerente. Ma
anche facendo tara dell' incoerenza (la deformazione spiega o non
spiega?) è basata sull' equivoco di poter *capire*, o *visualizzare*
cosa voglia dire deformazione dello spazio-tempo solo a parole, senza
formalismo.
Col che non voglio buttare via qualsiasi tentativo di divulgazione. Ma
il problema è cosa fa il "ricevitore" della divulgazione dell'
informazione ricevuta.
Provo con una metafora. Se uno non sa nulla di musica, gli si potrebbe
presentare una versione romantico-immaginifica di una sinfonia di
Beethoven che faccia leva sul piano emotivo (p.es. l' inizio della V con
il "destino che bussa alla porta" ; immagine che sembra essere stata
proposta dallo stesso B.). E' un modo per aiutare a cogliere qualcosa.
In epoche diverse è un approccio considerato valido o anche dannoso. Ma
c'è o c'è stato.
Il vero problema è se, sulla base di queste "spiegazioni" circa le
sinfonie, uno cominciasse a pensare di poter entrare nell' analisi
musicale senza avere nessuna conoscenza di teoria (in particolare di
sistema tonale, analisi armonica e contrappunto). "Immaginare" le
modulazioni che riportano al primo tema diventa un terrreno scivoloso su
cui è difficile costruire ma ancor prima è difficile intendersi se
mancano le conoscenze.
Questo significa che una vera analisi di una sinfonia è preclusa al
comune mortale? No. Ma deve mettere in conto di studiare con pazienza le
basi dellla teoria per poter avere speranza di migliorare il proprio
livello di comprensione.
>
> Viceversa succede con la gravità intesa come "forza a distanza":
> mi è facile immaginare uno scambio di "segnali" (tipo la luce che c'illumina)
> mentre mi è difficile immaginare come questi segnali possano "attirare".
Perché ti fermi alla metafora del "tirarsi il pallone" (particella
virtuale. C'è chi ha usato la metafora del boomerang per spiegare
l'attrazione. Ma sempre metafora resta. Con dei limiti non da poco.
>> Sui gravitoni il problema è proprio questo: sono un'ipotesi fatta in
>> analogia con i fotoni e altre particele mediatrici di campi. Ma non c'è
>> l'analogo della teoria da cui discendono i fotoni (l'elettrodinamica
>> quantistica).
>
> senza gravitoni (o senza l'invio di onde o di altre particelle), come spiegherebbe la RG
> il ritardo dell'effetto?
Non è che l'eliminazione dei gravitoni (per mancanza di teoria) elimini
anche le onde. Le onde gravitazionali sono parte integrante della RG alo
stato corrente della teoria.
Giorgio
Received on Fri Jan 27 2023 - 08:27:53 CET
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