Re: Demistificando il Principio di Heisenberg
Il 30/01/23 16:05, Alberto Rasà ha scritto:
....
> Se uno volesse dare una descrizione completa del P. di Indeterminazione dovrebbe fare diversamente. Ma lo scopo del libro di Matteo Parri, che ho ed apprezzo, è, come dire, fornire un approccio intuitivo ed "immediato" a concetti di Fisica, che può far comodo a chi la sta studiando all'università o comunque su testi molto più "tosti". Non vuole per nulla sostituirsi a questi ultimi. Semplicemente, per come ho inteso io, se lui all'università (corso di laurea in Fisica) avesse trovato un testo del genere, avrebbe fatto molto meno fatica a comprendere "l'essenza fisica di fondo" dei concetti che ha studiato, e io lo capisco benissimo.
Anch'io lo capisco. Ma ciò non toglie che è un "errore di gioventù"
pensare che su tanti argomenti, anche classici, ci sia la "risposta
ultima". Quindi, prima di dare la propria versione, sarebbe utile
verificare lo stato dell' arte ad oggi. Altrimenti si mantengono in vita
vecchie interpretazioni, talvolta in grado di impedire una comprensione
più profonda. Occorre mettersi "sulle spalle dei giganti". Ma è meglio
non ripetere i loro errori!
....
> Ovviamente un libretto del genere, dedicato a *tutta* la fisica, non può costituire un "compendio" di essa e ci sarebbero miliardi di altre cose che uno potrebbe aggiungere e migliorare, tra l'altro dipendenti anche da fattori personali, visto lo scopo.
Non è questione solo di miglioramenti. Certe impostazioni sono datate e
rendono difficile avvicinarsi alla fisica di oggi.
>
>
> Ad esempio io ho scoperto che nella maggioranza dei testi di MQ, anche molto quotati, non viene esplicitamente detto che "misura simultanea" delle osservabili, nel contesto del principio di Heisenberg, NON significa "simultaneità temporale" ma "nello stesso stato quantistico"!
> Questa per me è una grave mancanza, nel migliore dei casi.
> (E un vero _travisamento_ dei fatti, negli altri!)
> Questo per me sarebbe un esempio di uno dei concetti da chiarire in un libro del genere
Appunto. Ma per farlo occorre aver chiaro lo stato dell'arte.
E lo stato dell' arte è che ci sono due cose diverse ma collegate:
- i limiti alla misurabilità simultanea sullo stesso sistema;
- i limiti alla incertezza di misure sullo stesso stato.
Una non esclude l'altra e entrambe hanno origine nella non commutatività
dell'algebra delle quantità osservabili.
In una discussione introduttiva si può anche evitare di discutere in
dettaglio le due cose ma ci sono almeno due punti che andrebbero fatti
chiaramente:
1. la non commutatività degli operatori che rappresentano le quantità
osservabili implicano la non misurabilità simultanea (nel tempo).
2. la distribuzione statistica dei risultati di misure di quantità non
commutanti sullo stesso stato comportano relazioni di indeterminazione.
Ed entrambe e cose non sono dirette conseguenze di un "carattere
ondulatorio". Piuttosto discendono dagli aspetti
statistico-probabilistici dell'interpretazione e dalle propretà
algebriche degli osservabili.
Il fatto che il tutto sia coerente, per il caso di una singola
particella, con le relazioni tra funzione d'onda e sua trasformata di
Fourier è una conseguenza di questo stato di cose, più che una
spiegazione del perché sia così.
Giorgio
Received on Mon Jan 30 2023 - 17:01:29 CET
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