MACH

From: Angelo “giannimorlacchi” M. <giannimorlacchi_at_gmail.com>
Date: Tue, 31 Jan 2023 06:44:18 -0800 (PST)

A proposito del concetto di spazio espresso da Newton, scrisse Mach: “... Secondo me, tutto sommato, non esiste che un moto relativo e non scorgo a questo riguardo alcuna distinzione fra la rotazione e la traslazione. Una rotazione relativa alle stelle fisse dà origine in un corpo a delle forze di allontanamento dall’asse. Se la rotazione non è relativa alle stelle fisse, queste forze di allontanamento non esistono. Io non mi oppongo al fatto che si dia alla prima rotazione il nome di assoluta, però non si deve dimenticare che essa non è altro che una rotazione relativa rispetto alle stelle fisse. Possiamo fissare il vaso d’acqua di Newton, poi fare girare il cielo delle stelle fisse e provare allora che queste forze di allontanamento non esistono? Questa esperienza è irrealizzabile; questa idea è priva di senso, poiché i due casi sono indiscernibili fra loro nella percezione sensibile. Dunque io considero questi due casi come ne formassero uno solo e la distinzione che ne fa Newton come illusor
ia ... ”.

Ma... dico io, perché mai l'esperienza di far ruotare le stelle è del tutto inavvicinabile? Penso, ad esempio all'esperimento che segue.

Intorno secchio con acqua ferma (superficie piana) faccio ruotare un cilindro di materiale pesante di buon spessore. Il secchio rimane comunque fermo rispetto al sistema di riferimento che vede il cilindro ruotare.

Se l'interazione dell'acqua del secchio con le masse dell'universo fosse dipendente dall'inverso della distanza, la vicinanza del cilindro rotante col secchio renderebbe forse apprezzabile l'interazione, e, all'interno del cilindro dovrebbero comparire forze di allontanamento dall'asse.

Possibile che nulla del genere sia mai stato tentato?
Received on Tue Jan 31 2023 - 15:44:18 CET

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