Re: evoluzione darwiniana ed entropia

From: Maurizio Bonfanti <maurizio.bonfanti_at_tin.it>
Date: 2000/01/09

Mi sembrava che questo fosse un gruppo moderato di fisica. Vedo che invece
passa della bio-ideologia. Lasciamo poi stare il fatto che l'evoluzione non
� un'idea originale di Darwin, per� l'idea della selezione naturale non solo
� anche di Wallace, suo contemporaneo, ma � tanto motivata e provata quanto
certe teorie che sono tab� nel NG. Comunque prendiamo la cosa con sereno
spirito di accoglienza post-natalizio.
Giuseppe scrive:
>
> La teoria di Darwin afferma che l'evoluzione � guidata da mutazioni
> casuali e dalla selezione naturale.
> Nonostante i progressi della genetica e della biologia molecolare
> abbiano confermato questa visione,

n� l'una n� l'altra lo hanno confermato senza lasciare amplissime zone
inspiegate o senza condire il tutto con la nota boutade "quello che non
sappiamo oggi lo sapremo domani", come dicono i meteorologi e quelli che
giocano al lotto.
>
> molti scienziati nutrono un certo scetticismo al riguardo.

Appunto. E' un peccato grave o ti disturba personalmente?

> Non � facile da accettare l'idea che la straordinaria complessit�
> di molti organismi sia il frutto di eventi casuali e che il risultato
> di questa evoluzione si sia conservato per tanti milioni di anni.

L'idea non � facile da accettare ma non si � neanche obbligati ad
accettarla, tanto meno se ci sono dubbi ragionevoli. Non l'ha ordinato il
dottore di accettarla. E poi che cosa comporta accettarla? Cedere la moglie
al vicino pi� forzuto e pi� furbo perch� procrei figli pi� forzuti e pi�
furbi? Oppure
selezionare la gente prima che faccia figli? Mi pare che lo facessero gi�
una cinquantina di anni fa: si trattava di liebehaus, credo. E poi anche il
Nobel Shottky, dopo i transistor, invent� l'eugenetica: chi aveva difetti
genetici non doveva procreare (specie se affetto da anemia falciforme, che
guardacaso � solo diffusa fra i neri). A proposito: il colore della pelle
dipende da una mutazione? E il sesso? Chi sopravviver�, Dulbecco o la
Montalcini, Darwin o madame Curie? Per� � anche vero che in campo sessuale
ci sono dei mutanti (meglio pensarci per tempo).
>
> Maggiore � la complessit� di una struttura pi� questa � fragile
> nei confronti di eventuali variazioni che pu� subire.

Non � detto. Il sistema solare � abbastanza complesso, ma tiene duro
malgrado il millennium bug. I sistemi biologici, inoltre, si sono dotati di
potenti strumenti di adattamento; uno di questi, per esempio, � la fisica:
pi� la conosci e pi� sopravvivi (non fraintendermi, non come l'Aids, ma
perch� se non dici eresie fisiche non caschi nei crackpot). Ma anche il
pensiero debole � uno strumento di adattamento, perch� fa andare d'accordo
tutti (tranne i dinosauri dal pensiero forte, gi� destinati all'estinzione
fin dalla pioggia di meteoriti delle geometrie non-euclidee).
>
> Per esempio un errore minimo nella cucitura di un abito pu�
> addirittura non essere notato,

Dipende da dov'� la cucitura. Se � dove dico io, l'intero "sistema" pu�
essere notato fin troppo bene.
>
>ma se c'� una piccola differenza
> nella realizzazione di un circuito elettronico rispetto al progetto
> originario l'intero sistema potrebbe diventare inservibile.

O potrebbe funzionare meglio. Il caso non fa solo brutti scherzi; pu� anche
far vincere al superenalotto.
>
> La definizione probabilistica di entropia indica che la casualit�
> spinge verso il disordine e la perdita di struttura.
> Pare che gli esperimenti in biologia abbiano dimostrato proprio
> questo,cio� che la maggior parte delle mutazioni genetiche siano
> dannose.

Ma non hai appena detto che la genetica etc. hanno confermato la selezione
naturale? E poi, a quali mutazioni genetiche ti riferisci, a quelle
patologiche o a quelle dovute a radiazioni - che non sono "mutazioni" ma
"danni" genetici ("degenerazioni" in gergo biologico)? A quali altre
mutazioni ti riferisci, se queste non lo sono? Sono seriamente interessato.
Non mi risulta siano noti e sperimentati altri tipi di mutazioni, altrimenti
Darwin e Wallace potrebbero persino scoprire di avere ragione. D'altra
parte, se sono mutazioni davvero casuali e non sono semplici e riproducibili
degenerazioni, come identificarle e verificarne l'efficacia? C'� qualcosa
che non va nella logica della questione.

> Personalmente non riesco a capire quali siano le difficolt� sostanziali
> nell'accettare una teoria,quella dell'evoluzione naturale,che oltre ad
> essere riuscita a sopravvivere nel corso degli anni ha anche il pregio
> di una grande semplicit� nell'enunciato.

Il razzismo � vecchio di millenni ed � semplicissimo. Dobbiamo allora
prenderlo per buono? La vecchiaia non fa testo. E neppure la semplicit�. Di
stupidaggini semplicissime e di pregiudizi millenari � pieno il mondo; e le
une e gli altri sopravvivono solo perch� servono a qualcuno per bidonare
qualcun altro, non perch� abbiano qualche valore.
Se la realt� � complessa, perch� dovremmo accontentarci di teorie semplici?
Forse perch� cos� le capiamo? E poi se fossimo figli del vicino, che � pi�
furbo di nostro padre, considereremmo semplici anche teorie molto complesse.
Allora quali sarebbero quelle vere? Per alcuni la relativit� � chiara come
la luce e per altri la fisica quantistica � quasi ovvia; per alcuni sono
ovvie tutte e due, tanto che non sanno mai come vestirsi la mattina e
adottano abiti doublefax.
Oppure tu mi garantisci che la realt� � semplice in s�? Se me lo garantisci,
io a capodanno, dopo aver passato un antiparassitario sul mio PC, vado a
dormire tranquillo.
Non sospetti che la teoria di Darwin-Wallace sia semplicemente
un'ideologia, non molto diversa da quella che un tempo sosteneva la
discendenza diretta da Dio dei potenti? La selezione naturale non somiglia
un po' troppo al noto motto di matrice americana secondo cui il secondo �
nessuno? Cui prodest? Certamente a qualunque impero, che sia di Vittoria o
di
Bill, anche quando � affacendato con la zip sotto la scrivania.
>
> Dunque la casualit� tende a diminuire l'ordine se il presupposto �
> l'equiprobabilit� degli eventi.
> Riportando tutto questo in biologia possiamo affermare che il solo
> effetto della casualit� nella genetica sarebbe la distruzione della
> vita nel corso delle generazioni.
> Ed � proprio questa considerazione che rende molti scettici.
> Ma perch� considerare le varie configurazioni equiprobabili?

Ahi, ahi, qui c'� odore di teleologia (che sconfina sempre nella teologia).

> Partendo dalla configurazione con 100 molecole da una parte si
> hanno N-100/N probabilit� di averne 101 nello stadio succcessivo
> e appena 100/N di averne 99.
> Se,per�,un principio misterioso favorisse,rendendolo molto pi� probabile,
> il passaggio delle molecole meno numerose dall'altra parte,l'evoluzione
> potrebbe essere verso un ordine crescente.

Eccolo l� il principio misterioso. Che ti avevo detto? Dopo il dio Caso, che
gioca notoriamente ai dadi, quale altro dio proponi sopra di lui? Per� se ti
colleghi al sito del ministero delle Finanze ti spiegheranno il mistero
dell'entropia dei soldi delle tasse, ossia quale probabilit� hanno di
trasformarsi in servizi per i cittadini, per esempio in una scuola in cui si
insegna l'analisi logica anzich� le ideologie.

> Questo principio potrebbe essere la "morte",molto pi� probabile
> delle configurazioni con 101 molecole rispetto a quelle con 99.

Un dio necrofilo (e un po' gasato). Questa non me l'aspettavo.
>
> E' proprio quello che avviene in natura agli organismi viventi.
> In natura morte e vita sono eventi indissolubili,l'una non pu� esistere
> senza l'altra.

Mi metti in crisi. E io che speravo nel terzo millennio e nella genetica! E
poi mi hanno detto che ci sono alcuni microrganismi che non muoiono proprio
mai, a meno che ci pesti sopra o che li porti in corso Buenos Aires a Milano
a fare shopping sotto le feste.

> Se non ci fosse la vita niente morirebbe,ma se non ci fosse la
> morte creatrice,principio selettivo che si oppone all'equiprobabilit�
> degli eventi,la vita si dissolverebbe.

Ode all'amica ritrovata. Meno male che devo morire. O perlomeno �
equiprobabile.
>
> Sinceramente non riesco proprio a capire questo antiriduzionismo a tutti
> i costi.

In compenso riesci bene a capire il riduzionismo a tutti i costi, anche a
costo di ficcare un "principio misterioso" e sinistramente medievale nella
solare (si fa per dire) teoria delle probabilit� applicata alla cinetica dei
gas. Evviva la morte! Misteri del riduzionismo...
>
> Voi che ne pensate?

Mi sto ponendo, fra me e me, una domanda circa i gas biologici: quante
probabilit� avranno di entrare da dove sono usciti? Tante quante ne hanno i
soldi delle tasse?
>
> Conoscete qualche sito su cui approfondire l'argomento?

Auschwitz: l� hanno una certa dimestichezza non solo con i gas, ma anche con
l'amica ritrovata.
>
>
>
Ciao e non te la prendere, tanto si deve morire (equiprobabilmente).
Maurizio
Received on Sun Jan 09 2000 - 00:00:00 CET

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