Re: Sulla differenza di potenziale elettrico
Il giorno martedì 7 febbraio 2023 alle 12:40:04 UTC+1 Elio Fabri ha scritto:
> Carlo Studente ha scritto:
> > Secondo me questa "intuizione" è corretta.
> Secondo me invece no.
> Messa in quei termini, si tratta di una petizione di principio.
> Conta solo il potenziale e non la distanza, perché so che conta solo
> il potenziale.
Ho riflettuto ancora e vorrei dire :
Ma se conta anche la distanza allora non ha senso dire che il cavo porta
una tensione pari a 230 V senza specificare da che punto a che punto.
E invece è cosi. Come mai ?
Per es. se avessi due punti A e B collocati su una linea equipotenziale
io avrei come differenza di potenziale tra A e B sempre zero, a qualunque
distanza si trovino A e B.
Mentre potrebbe benissimo darsi il caso che pur essendo A e B molto
vicini io rilevi tra essi una differenza di potenziale enorme : dipende
dalla geometria del campo elettrico.
In altre parole la differenza di potenziale rende gia conto della geometria
del campo e a quel punto la distanza non serve. E' una inutile complicazione
Quindi secondo me quando si dice che un cavo porta la tensione di 230 V
si intende che tra il cavo ed un corpo elettricamente neutro (ossia banalmente :
la Terra) ossia a potenziale zero cè una ddp esattamente uguale a 230 V, a
prescindere da quanto il cavo è "distante" dal corpo neutro.
Come poi sia possibile che allontanando il cavo dalla Terra la ddp tra esso e
la Terra rimanga costante questo io non lo so, ma immagino (come dopotutto
diceva Carlo Studente) che il campo elettrico si affievolisca esattamente quanto
basta per far si che il lavoro per unità di carica tra A e B rimanga costante
No ?
Received on Tue Feb 07 2023 - 16:18:40 CET
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