Sulla differenza di potenziale elettrico
se prendiamo due punti A e B immersi in un campo elettrico
la ddp è il lavoro compiuto dal campo *per unità di carica*
da A a B quando il campo sposta la carica q da A fino a B.
Ossia :
ddp = L/q e si esprime in Volt.
Allora ci sono diverse cose che non comprendo magari se qualcuno
mi desse una mano a capirle gliene sarei molto grato
1)
La prima è che L = F*s, quindi piu i punti A e B sono lontani piu
(a parita di tutto il resto ovviamente) L aumenta. Per forza.
Aumenta s !
Ma allora che senso ha dire che il cavo della corrente che arriva
a casa porta 230 V senza minimamente aggiungere a che distanza
tra A e B questa ddp si riferisce ?!?
2)
se ho una resistenza R tra i due capi della quale ho 230 V la potenza assorbita da R è V*I
Ma questo perchè appunto V rappresenta il lavoro per unita di carica
e quindi per trovare la potenza devo moltiplicare I (che è un numero
di "unità di cariche" che passano nel tempo t ) per il lavoro compiuto
su ciascuna carica ? E' cosi ?
3)
Mi direste gentilmente perchè quando si studia il campo gravitaz.
non si parla di lavoro per unità di massa e invece con i campi elettrici
si usa l' unità di carica ???
perchè in fondo l' unità di carica corrisponde (logicamente non
fisicamente) all' unità di carica.
Grazie
Received on Fri Feb 03 2023 - 11:23:26 CET
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