Re: Sulla differenza di potenziale elettrico
Il giorno sabato 4 febbraio 2023 alle 18:55:04 UTC+1 carlost..._at_gmail.com ha scritto:
> > --------------------------------------------------------------------------------------------------------
> > facciamo finta che il cavo che porta corrente nelle case sia a
> > *corrente continua*
> > In tal caso il mio discorso iniziale avrebbe avuto senso ?
> > ---------------------------------------------------------------------------------------------------------
> In tal caso non mi sarebbe venuta in mente tutta quella brutta storia sul campo variabile, spira ecc.
> Ti avrei detto solo che, avendo un generatore di tensione continua a 230V, allontanando i fili A e B
> collegati ai suoi morsetti aumenta la distanza ma diminuisce il campo elettrico tra i due fili e quindi
> il lavoro sull'unità di carica (prodotto tra campo elettrico e spostamento) rimane lo stesso e così
> rimane costante la ddp.
cè qualcosa che non mi torna
Alla spina di casa colleghi due cavi. Sappiamo che uno solo porta corrente perchè l' altro è
neutro e serve solo per il ritorno (per chiudere il circuito).
Anche qui fingiamo che la corrente sia continua.
Allora l' estremita del cavo che porta corrente puo a tutti gli effetti essere immaginato come
una carica Q statica. Diciamo Q+
Se piazzo una carica di prova molto piccola q+ alla distanza A da Q+ questa carica verrà
respinta con una certa forza F lungo un segmento da A fino a B dove B l' abbiamo previamente
scelto noi ad una distanza d da A
Allora il lavoro L compiuto dal campo Q per unità di carica è (F*d)/q. Se la distanza tra A
e B è piccola possiamo immaginare che la F si mantenga quasi costante per tutto il breve
tragitto da A a B per cui la formula di sopra è approssimativamente corretta
Ora :
Se ripeto l' esperimento allontanando B da A fino a 2*d (ma fermo A) il lavoro diventa
(circa !) 2*L che è maggiore di L
No ?
Received on Sat Feb 04 2023 - 22:15:14 CET
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