Re: L'universita'.

From: Enrico Maria Giordano <e.m.giordano_at_flashnet.it>
Date: 1999/11/22

Elio Fabri wrote:
>
> Per vecchia esperienza, non mi fido di giudizi dati da singoli studenti
> (o ex-studenti...). Potrebbero anche essere giusti, ma ci sono troppe
> ragioni per cui possono essere parziali.

Sicuramente pu� essere cos� ma non si pu� neanche negare l'evidenza che
l'Universit� italiana abbia dei seri problemi.

> Ma anche ammettendo per ipotesi che "giraim" abbia ragione, vorrei che
> fosse un po' piu' circoscritto nel suo giudizio. Di quale universita'
> parla?

Io personalmente parlavo di Ingegneria Elettronica alla Sapienza di Roma
come era una ventina di anni fa.

> Possibile che esistano cdl in fisica che fanno schifo (non posso certo
> dire di conoscerli tutti *dall'interno*) ma sono altrettanto sicuro che
> non sono tutti.

Le eccezioni esistono sempre. :-)

> Certamente esistono docenti che fanno lezione ripetendo a pappagallo; ma
> mi sento di affermare che qui, se ce n'e' qualcuno, non sono certo
> prevalenti.

Sar� stato sfortunato...

> Morale: non posso che disapprovare giudizi cosi' generici e
> qualunquistici, che buttano merda indifferentemente su chi la merita e
> su chi non la merita.

Un giudizio complessivo negativo ha per forza di cose questo problema.
D'altronde la possibilit� che sia negativo ci deve essere, no?
L'alternativa sarebbe di analizzare e giudicare separatamente tutte le
realt� universitarie. Impossibile per una persona sola.

> Se avete motivo di essere scontenti, protestate e denunciate, con dati
> concreti e dicendo chiaro di chi state parlando.

Non � cos� facile. Come si pu� dimostrare con dati concreti quello che
si vorrebbe denunciare? E' un po' come la situazione del governo prima
di mani pulite: tutti sapevano che era marcio ma chi sarebbe mai
riuscito a dimostrarlo? Non che ora sia cambiato qualcosa...

> Altrimenti viene facile pensare che in realta' codesti siano sfoghi di
> persone che vogliono attribuire i loro personali insuccessi a cause
> esterne, perche' cosi' si sentono meglio.

Per quanto mi riguarda, io, quando ho mollato, stavo andando
discretamente. Ho lasciato per motivi di lavoro e di famiglia ma avrei
continuato se avessi pensato che ne valeva la pena.

> Comprensibile sul piano psicologico, ma politicamente e moralmente
> inaccettabile.

Vuoi dire che se uno ha qualcosa di cui lamentarsi farebbe meglio a
stare zitto? Mah...

EMG
Received on Mon Nov 22 1999 - 00:00:00 CET

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