giraim <giraim_at_tin.it> wrote:
> Voglio aprire un dibattito sul funzionamento dell' universit� in Italia che
> secondo me funziona uno schifo.
Come probabilmente molte organizzazioni statali...
> Ne ho viste troppe e voglio cercare di capire perche' l'universita'
> italiana ed in particolare il c.d.l. in fisica si sono ridotti
> cos�.
Per quanto sentivo e sento ancora oggi, sembra che gli altri cdl
non siano meglio: corsi affollati, prof che non si fanno vedere...
> Oggigiorno se non hai una bella dose di culo non passi un esame nemmeno
> se lo minacci un professore e ci� non � giusto.
Personalmente posso parlare di Genova agli inizi degli '80: un solo
corso era tenuto da un geniaccio ma incapace di spiegare; la soluzione
fu quella di prepararsi dei seminari e presentarli agli altri studenti
(prof presente). Sempre personalmente, non posso dire di aver visto
la fortuna come predominante: le due volte in cui ho dovuto ridare
degli scritti era perche' non avevo assimilato una sorta di approccio
fisico ai problemi, per cui era giusto che ripetessi.
Per lavoro ho poi avuto contatti con altri atenei (sempre con fisici)
ed ho sempre avuto l'impressione che le cose non girassero cosi'
male. Naturalmente dipende dalle persone (il docente che organizza
contatti con le industrie per i propri studenti non e' obbligato,
ma ce ne sono).
Penso che l'unica forma di fortuna possa essere quella di iscriversi
nell'ateneo 'giusto' nell'anno 'giusto'.
Altra cosa: al primo anno avevamo fatto una piccola indagine
anonima: era saltato fuori che quasi tutti gli studenti _volevano_
una buona selezione! Oggi ho sentito lamentele secondo le quali
ci sono troppi laureati in fisica...
Coraggio: non conosco dove studi, ma normalmente mettendosi di
buzzo buono, la percentuale di casualita' diminuisce, molto.
Ciao
--
Massimo M. - inerzia_at_libero.it
"Sto cercando un grande guerriero"
"Sbagli: guerra non fa grande nessuno"
(da "L'impero colpisce ancora")
Received on Mon Nov 15 1999 - 00:00:00 CET